Delitto al night, la ballerina: «Marco si era invaghito, voleva solo me»

La ventenne romena: «Avevamo parlato e bevuto al tavolo, poi voleva che uscissi con lui, voleva portami via, forse anche da questa vita»

Delitto al night, la ballerina: «Marco si era invaghito, voleva solo me»
di Rosalba Emiliozzi
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Giovedì 23 Marzo 2023, 07:53 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 12:18

Giovanissima, bella, straniera, quella sera al night di Silvi deteneva una sorta di record, 750 euro di consumazioni al tavolo, con un unico cliente, Marco Monti, 51 anni, di Città Sant'Angelo, in provincia di Pescara, che per lei aveva perso la testa. «Avevamo parlato e bevuto al tavolo, poi voleva che uscissi con lui, voleva portami via, forse anche da questa vita», avrebbe detto la ragazza romena, 20 anni, di professione ballerina, come è scritto nel suo contratto di ingaggio al night club Zeus, in provincia di Teramo, dove ha lavorato per un paio di mesi, prima dell'investimento di Monti diventato, dopo un anno di indagini dei carabinieri, un omicidio preterintenzionale.


La ventenne romena sarebbe la donna contesa. Marco Monti, da quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla procura di Teramo, si era invaghito di lei e spesso passava le serate al night per starle accanto. Il che significa "prenotarla" al tavolo attraverso le consumazioni: 25 euro per 20 minuti, una sorta di tassametro che i locali non si fanno scrupolo a pubblicizzare all'entrata. Quella sera - era il 19 aprile del 2022 - il tempo scorre fino a notte tarda, la ballerina romena è sempre al fianco della vittima. «Abbiamo bevuto, scherzato - avrebbe detto quando è stata sentita dai carabinieri - voleva stare con me, solo con me. Era un cliente particolare».

Ma quella sera, seguendo il filo della testimonianza della ragazza oggi indagata, non fu come tutte le altre. Il troppo alcol, la forte attrazione, la gelosia avrebbero scatenato una lite tra il cliente e il gestore del night, Pietro Mercurio, 60 anni, campano residente in Abruzzo. «Lui, Marco, voleva che continuassi la serata fuori, ma io non volevo - avrebbe raccontato la romena - allora è intervenuto il capo».

Mercurio, che di quelle giovani era il titolare di lavoro, quella sera avrebbe esagerato. Davanti al night, alle prime ore del mattino, al culmine di una lite avrebbe spinto il piccolo imprenditore Monti, una vita a riparare carrelli elevatori, sotto un'auto che in quel momento stava transitando lungo la statale 16, al volante c'era un camionista 44enne di Ortona che stava andando a prendere il Tir per iniziare la giornata di lavoro.

«Non fu un investimento - hanno messo a verbale alcune ballerine testimoni, che per intrattenere i clienti guadagnano 70 euro a sera più gli extra - il cliente è stato spinto dopo la lite». Il cerchio delle indagini si chiude dopo un anno con la misura cautelare in carcere per Mercurio, da una settimana ristretto a Vasto. E le indagini proseguono con l'interrogatorio dei cinque indagati e ascolto dei testimoni. Nei giorni scorsi è stato sequestrato anche il cellulare della romena contesa, che ora non lavora più a Silvi e ha cambiato città. Gli investigatori contano di trovare in memoria elementi utili alle indagini.
 

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