Danzare per tornare a vivere: l’incursione spontanea urbana a passi di danza

Il Flash mob all'Aquila
di Sabrina Giangrande
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Domenica 16 Maggio 2021, 10:20

L’AQUILA Il parco del Castello, dinanzi il piazzale antistante l'auditorium Renzo Piano all'Aquila, è stato il punto di ritrovo dell’originale e non annunciato flash mob al quale hanno preso parte un nutrito gruppo di persone, artisti aquilani e non, musicisti, trampolieri, cantanti, ballerini ma anche gente comune, uniti dall'idea di dare un segnale forte alla cittadinanza e soprattutto a se stessi di quanto sia necessario tornare a vivere. “La paura di morire non impedisce di morire ma impedisce di vivere”.

L'idea nasce in Francia, da un'iniziativa di artisti francesi che agli inizi di aprile sono andati per piazze, mercati stazioni, comunicando attraverso musica, danza e canto la voglia di comunicare e condividere col corpo la propria vitalità, nel rispetto delle precauzioni di questa estenuante situazione. Questo impulso ha generato molteplici risposte in tanti paesi fra i quali anche l'Italia e infatti un gruppo di persone il 29 aprile scorso a Pescara, ha portato in strada questa performance del tutto pacifica, canto, musica e danza, di alto stimolo simbolico, di sonora incitazione, attraverso le arti in essa interessate, un tentativo di ritorno alla normalità, alla libertà del respiro, alla leggerezza dell’esistere, così pesantemente gravato dagli effetti devastanti della pandemia.

Successivamente si è creata una rete nazionale che si è data appuntamento ieri 15 maggio e così in circa una trentina di città italiane, attraverso tam tam viaggianti in rete, sui canali social,  i vari gruppi creatisi per l'occasione hanno dato vita a questa originale manifestazione cantando, suonando e danzando insieme sulle note della canzone “Danzare Ancora”: «Siamo uccelli liberi senza gabbie o limiti siam pirati in mezzo al mare senza ordini o licenza accendiamo la coscienza e spegniamo la tv, vieni a vivere anche tu e mentre sparano sentenze siamo noi l’irriverenza senza perdere eleganza.

Respiriamo in libertà basta con le assurdità dichiarazioni, attestazioni vietate ancor le canzoni ed altre mille prescrizioni ad ogni stretta autoritaria un diritto salta in aria ritroviamo la speranza e benedetto lui che pensa e benedetta lei che danza».

Queste alcune strofe della canzone, accompagnate dai musicisti intervenuti, cantata e danzata dai partecipanti al pacifico flashmob urbano, intorno alle diciannove ai "Quattro Cantoni" nel cuore della città, sotto lo sguardo compiaciuto e partecipativo della nutrita folla radunatasi, incuriosita dalla piacevole  e gioiosa sorpresa.

Gli aquilani Marco Valeri, Cristiano Coia e la pescarese Valentina Floro, tra i promotori della pacifica manifestazione di strada che in poco tempo sono riusciti, con l'astuto coinvolgimento di altri artisti locali, a materializzare il desiderio di portare un messaggio di rinascita a tutto tondo, sulla scena delle strade aquilane, nel rispetto delle attuali restrizioni anti-Covid.

 «La creazione di questo gruppo – afferma Marco Valeri attore aquilano-  riguarda la volontà di informare su cosa sia "Danzare ancora" e permettere così a chiunque ne abbia voglia di far vibrare la propria meravigliosa energia nella realizzazione e condivisione di un’incursione urbana all'Aquila».

Sabrina Giangrande

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