Gli altri quattro candidati all'Assemblea nazionale del Pd sono l'ex parlamentare Gianluca Fusilli, l'assessore al Comune di Pescara Paola Marchegiani; Romina Di Costanzo, membro della segreteria provinciale del Pd; Daniele Giangiullo, studente di medicina e membro del coordinamento "Fianco a Fianco per Martina". In Abruzzo gli iscritti del partito si sono già espressi attraverso il voto dei circoli, indicando la preferenza per Nicola Zingaretti fra i tre candidati alla segreteria nazionale: secondo Martina, terzo Roberto Giachetti. Un voto che ha rispecchiato quello nazionale. Ma sul territorio le dinamiche sono diverse. A Pescara città, ad esempio, è stato Martina a prevalere. E, al di là dell'esito delle primarie, questo ha il suo peso nelle dinamiche locali.
Ieri il giovane coordinatore della Mozione Martina, Antonio Caroselli, ha esordito presentato così i 5 candidati all'Assemblea nazionale: «E' questa la lista più forte nel collegio di Pescara». Daniele Giangiullo, studente in medicina, ha ricordato che a Pescara città è stato Martina a prevalere nel voto dei circoli: «Una rigenerazione di cui ha bisogno il Pd» ha detto, sottolineando proprio le parole del segretario uscente: »Bisogna essere idealisti senza illusioni, rilanciare i temi riformisti e dare risposte ai problemi». Poi c'è Di Marco, anche lui con tanta voglia di parlare dopo il voto delle regionali ma senza mostrare segnali di rivalsa: «La mia è una disponibilità piena per dare al partito il ruolo che merita». Il sindaco di Abbateggio ha fatto riferimento anche all'eccesso di populismo che non ha risparmiato l'Abruzzo: «Dobbiamo rimettere mano nei nostri territori per riprendere il dialogo con i cittadini e le famiglie».
Poi c'è Paola Marchegiani, altra fedelissima di D'Alfonso, a spingere sulla Mozione Martina: «Le sue doti di uomo possono essere di grande aiuto al partito. Martina è uno che aggrega perché sa ascoltare e ha tante cose da dire. Ha una grande esperienza - sottolinea l'esponente del Pd -, un uomo del Nord che conosce molto bene i problemi del Sud». Avanti anche con Romina Di Costanzo per sostenere la candidatura del segretario uscente: ««Una mozione - spiega - che intende difendere la pluralità, caratteristica del Pd, e che non va ad interpretare un giudizio sul passato». I temi segnalati sono quelli dell'europeismo, il superamento delle disuguaglianze, la parità di genere, il riequilibrio dei territori (nord-sud, centro-periferie), lo sviluppo sostenibile. «Le primarie - ha spiegato Fusilli - sono un fatto fondativo per il Pd. Noi siamo nati così e vogliamo farlo anche in un momento difficile. E' una competizione tra persone che condividono gli stessi valori». Per Fusilli la strada è quella già segnata da Legnini: «Costruire un campo largo e riparte da qui». Perché Martina? «Non ho mai amato il partito leaderista», spiega Fusilli.
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