Cucinotta, che timballo!
"Ciak si gira" a Campli

Cucinotta, che timballo! "Ciak si gira" a Campli
di Maurizio Di Biagio
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Sabato 14 Maggio 2016, 16:32
CAMPLI - È sfilata di nero vestita tra le stradine di Campli Maria Grazia Cucinotta per il primo ciack del cortometraggio sul timballo, il piatto tipico teramano, per l’occasione aggiunto al cous-cous, alla faccia di chi storceva il naso in panetteria o al bar, perplessità paesana poi rabbonita dal messaggio anti-razziale della bizzarra commistione. Un melting-pot culinario che ha fatto da sfondo al film Timballo, una grande cucina del regista Maurizio Forcella, scritto da Pietro Albino Di Pasquale e interpretato dall’attrice-produttrice siciliana, ieri prodiga di selfie e sorrisi, ancora satolla dei fritti della serata precedente, pegno pagato alla cucina abruzzese, ritenuti da Cucinotta «buonissimi». La ricetta è stata preparata in modo scrupoloso dagli studenti dell’istituto alberghiero Crocetti di Giulianova per un progetto che punta a promuovere il territorio e i suoi sapori parlando di integrazione attraverso il cibo.

L'innesto abruzzese-magrebino è piaciuto a tanti ma è stato soprattutto foriero per la città farnese della una visibilità ricercata dal sindaco Pietro Quaresimale: «Il corto è un evento molto importante per il nostro paese - dichiara il primo cittadino ,- un viatico per noi e per le nostre esigenze turistiche; speriamo che possa considerarsi un rilancio per Campli».

«UN ANGOLO DI PARADISO»La Cucinotta nel filmato è se stessa, conduttrice di un programma di cucina in cui Adelina, la protagonista interpretata da Nunzia Schiano, ha un sogno: farle assaggiare un timballo al cous cous. L’iniziativa, promossa dall'associazione Itaca, dall’Officina Azzurra e dalla Bro Company di Napoli e sostenuta dall’amministrazione comunale. Dopo la serata al fritto, l’attrice, 47 anni portati splendidamente, musa di Troisi nel Postino, ha lanciato il segnale della convivenza pacifica: «Questo corto mi piace davvero, è un piccolo sogno che si realizza ed al contempo è un messaggio importante per l’abbattimento di tutti i pregiudizi; è ora che puntiamo definitivamente il dito contro ogni forma di violenza preferendo la gente che alla fine si riunisce attorno ad una tavola imbandita gustando appunto il timballo al cous-cous». Per lei Campli resta un «piccolo angolo di paradiso dove la natura primeggia e prorompe, un posto però già conosciuto in precedenza nel mio momento più brutto». Sarà stato il timballo a farle passare l'improvvisa melanconia. 
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