No vax, Cristian Cascini muore a 49 anni a Pescara: aveva deciso di non vaccinarsi, lascia la compagna e 2 figli

Positivo da alcuni giorni, era finito in terapia intensiva

Cristian Cascini. Covid, muore a 49 anni: aveva deciso di non vaccinarsi
di Francesca Piccioli
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Giovedì 20 Gennaio 2022, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 23:00

C’è un’altra giovane vita stroncata dal virus nel Pescarese. Ancora una persona in età non avanzata e non vaccinata. La terza con meno di cinquant’anni in pochi giorni. Si chiamava Cristian Cascini e aveva 49 anni l’ultima vittima. L’uomo, da quanto appreso, aveva deciso di non vaccinarsi. Risultato da alcuni giorni positivo al coronavirus, le sue condizioni si erano fatte via via più serie fino al ricovero in terapia intensiva. Ieri il decesso all’ospedale Santo Spirito.

Cristian Cascini morto: non voleva vaccinarsi

 

L’uomo, originario del teramano ma che viveva a Pescara, lascia la compagna e i due figli. Come Cristian Cascini, i cui funerali saranno celebrati oggi nella cattedrale di San Cetteo, anche Angela Sciuva la madre quarantasettenne di Manoppello e Danilo De Stephanis di Montesilvano che di anni ne aveva quarantacinque, non è riuscito a vincere l’aggressività del Covid-19 contro il quale non era vaccinato ed è morto mentre era ricoverato in terapia intensiva in ospedale.

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NUMERI DRAMMATICI Tre morti in meno di sette giorni, dunque, a cui si aggiunge la scomparsa di Luigi Marilli, il sessantatreenne referente territoriale per l’Abruzzo di “Liberiamo l’Italia”, movimento No vax, tra i primi a opporsi al vaccino e l’obbligo di green pass.

Tutti hanno pagato con la vita la scelta di non vaccinarsi. Un triste bollettino che conferma ciò che la scienza e i medici sul campo ripetono da tempo e ogni giorno: «Non è una semplice influenza ecco perché sono sempre di più i soggetti non vaccinati che finiscono in ospedale» ripetono gli esperti. 

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In molti casi il decorso della malattia è tale che si rende necessario il ricovero in terapia intensiva e il decorso della malattia difficile e talvolta invalidante. In altre situazioni, purtroppo, come dimostra la cronaca di questi giorni, sebbene relativamente giovani e senza particolari patologie, i non vaccinati non ce la fanno. Un dato su tutti dovrebbe far riflettere.

 

Lo ha ricordato solo qualche giorno fa il primario del Laboratorio di analisi e malattie infettive del Santo Spirito di Pescara, dottor Paolo Fazii: «Attualmente più del 90% dei pazienti Covid ricoverati in ospedale e in terapia intensiva non è vaccinato». In più, va precisato, che la variante Delta ben più aggressiva della Omicron non è ancora stata del tutto soppiantata e che sui 1300 nuovi positivi registrati quotidianamente a Pescara, 300 sono affetti proprio da Delta. Vaccinarsi diventa dunque vitale, oltre a costituire una pratica sanitaria che di tutelare per se stessi e per la collettività. Intanto in Italia prosegue il dibattito sulla decisione di rendere obbligatoria la vaccinazione contro il Covid.

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