Due anni deve ancora compierli ed è la più giovane dei ricoverati per Covid in Abruzzo: l’ottavo paziente dell’area peligna a finire in corsia ad oggi, è di quelli che il vaccino non possono neanche sceglierlo. Non come gli altri sei dei sette ricoverati, insomma, che l’inoculazione la hanno rifiutata. I medici dell’ospedale di Sulmona le hanno diagnosticato una forma di polmonite, anche se non sembra essere quella tipica da Covid, ovvero bilaterale, ma la sua positività ha richiesto comunque provvedimenti immediati. E’ stata trasferita così all’ospedale di Pescara l’altra notte, dopo che sabato scorso il suo tampone era risultato positivo come quello di tutta la sua famiglia: madre, padre e fratellino di sei anni.
Tutti di Sulmona, dove il virus continua a mietere contagi e preoccupazione. Ieri, ancora un altro bollettino pesante: ventuno positivi su tutta l’area peligna, e ancora quattordici solo a Sulmona che supera abbondantemente quota cento (114 attualmente positivi).
Situazione critica, ma non ancora da allarme: nessuna restrizione aggiuntiva, insomma, è prevista al momento a livello comunale (neanche la paventata, da qualcuno, ipotesi di mascherine all’aperto) e anzi ieri si è regolarmente tenuta dopo la pausa forzata dello scorso anno la tradizionale processione di Ognissanti. Ragazzi e bambini non hanno rinunciato, d’altronde, a festeggiare la notte di Halloween, anche se il numero dei positivi (182 in totale) e soprattutto le sorveglianze (376), hanno costretto diverse attività a chiudere temporaneamente i battenti.