Covid, contagiati in Italia: l'Abruzzo torna in testa

Covid, contagiati in Italia: l'Abruzzo torna in testa
di Alessia Centi Pizzutilli
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Venerdì 22 Luglio 2022, 08:39

Mentre la curva dei contagi Covid inizia a diminuire, seppur lentamente, l'Abruzzo ottiene ancora un primato negativo: è infatti la regione italiana con l'incidenza più alta, avendo raggiunto i 1.446 casi ogni centomila abitanti. Sul podio anche la provincia di Chieti (1.516) prima a livello nazionale, seguita dalle province di Teramo (1.378) e Pescara (1.342). L'Aquilano si ferma invece a 1.099 ed è l'unico territorio dove, dopo mesi di crescita, si registra la prima flessione di casi su base settimanale (-3,4%). È quanto emerge dall'ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe, che evidenzia anche un altro dato negativo legato però alla somministrazione delle quarte dosi. In Abruzzo infatti la percentuale di over 60, fragili e ospiti della Rsa, vaccinati con il secondo booster raggiunge appena il 4,8%, mentre sale al 40,7% per cittadini immunocompromessi. In totale sono 28.645 gli abruzzesi che hanno ricevuto la quarta dose, pari al 6,47% della platea.


«Le quarte dosi stanno zoppicando, ma credo che ci sarà un boom tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, come accaduto già negli altri anni», sottolinea il dottor Vito Albano, segretario provinciale della Federazione italiana medici di Medicina generale (Fimmg). Continuano a crescere i ricoveri su base settimanale, soprattutto per le terapie intensive, che rispetto a sette giorni fa sono occupate dal doppio dei pazienti, ma i dati restano sotto la soglia di allarme. Alla luce dei numeri ancora molto elevati di contagi, ma soprattutto di ricoveri, la Regione ha optato per un nuovo modello di assistenza, specificando che «il medico di medicina generale dovrà essere comunque il punto fondamentale di questa rete di assistenza territoriale ma nei giorni in cui lui non sarà presente sarà affiancato da una unità di medici, ex personale delle Usca». Il dottor Albano sottolinea che i medici di famiglia sono sempre stati al centro dell'assistenza: «Siamo il fulcro da quando è iniziata la pandemia: la maggior parte dei tracciamenti sono passati da noi, così come le cure per pazienti non critici, le Usca sono state il braccio operativo su richiesta e le abbiamo utilizzate per pazienti con problematiche più importanti. È chiaro quindi che al momento non cambia molto la situazione».

Albano torna poi su una questione molto sentita dai professionisti sanitari: «Gran parte del nostro lavoro è dedicato alla burocrazia: certificati, richieste e registrazioni di tamponi, o di somministrazioni di vaccini. È necessario più personale di segreteria, lo stiamo chiedendo da tantissimo tempo, ma nulla sembra muoversi. Il nostro contratto permette che all'assunzione di personale ci sia un contributo da parte della Asl, ma è tutto fermo. Senza personale come si fa? - chiede - Le nozze con i funghi non si possono fare. Se vogliamo rendere efficiente in questa fase il servizio sanitario, è importante favorire l'assunzione di personale. Asl e Regione si facciano carico degli oneri, non si può pensare di fare tutto a costo zero».

«Bene l'idea degli ambulatori Covid. Bisogna sottolineare che il medico di famiglia è disposto a fare le visite ai positivi, ma credo che sia necessaria una dotazione di dispositivi di protezione. Inoltre il medico deve essere accompagnato da una persona che lo aiuti nelle operazioni di vestimento e nello svestirsi. C'è poi la questione del mezzo: serve un'auto che venga sanificata a spese della Asl. Quello che abbiamo fatto fino ad oggi continueremo a farlo - conclude - poi se si dovesse rendere necessario visitare i positivi ben venga, ma devono metterci in condizione di farlo». Gli indicatori sono in discesa, ma i numeri assoluti restano alti. A certificarlo è il numero di positivi attivi, che in Abruzzo supera quota cinquantamila (50.914). Sono poi 2.672 i nuovi casi registrati ieri, che portano il totale dall'inizio dell'emergenza a 486.176. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 4 nuovi casi e sale a 3.426. Scendono a 273 i pazienti (-12) ricoverati in area medica e a 8 (-2) quelli in terapia intensiva. A livello provinciale sono 788 i nuovi casi nel Chietino, 608 nel Teramano, 592 nel Pescarese e 534 nell'Aquilano.

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