L' Abruzzo da lunedì 24 gennaio entrerà in zona arancione per effetto dell’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza. La decisione arriva a seguito dell’aumento dei ricoveri emersi dal report settimanale dell'Istituto superiore di sanità e del ministero. Da giorni ormai i tre parametri per la “retrocessione” di colore avevano superato la soglia limite, ma proprio nel giorno in cui è stato sancito il passaggio in zona arancione, l'indicatore che riguarda il tasso di occupazione in terapia intensiva è sceso sotto la soglia: il tasso nelle Rianimazioni è arrivato al 19% (-3%), mentre è pari al 30% (-2%) per l'area non critica, a fronte di soglie rispettivamente del 20 e del 30%. Resta superiore alla soglia di 150, invece, l’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti (2.002).
Le restrizioni riguarderanno chi non è in possesso del green pass rafforzato (la certificazione ottenuta con la vaccinazione o la guarigione da Covid). La principale novità è rappresentata dagli spostamenti con mezzo proprio verso altri comuni della stessa Regione o verso altre Regioni, vietati a chi non ha la certificazione, fatta eccezione per motivi di lavoro, per necessità, salute o per servizi che non siano disponibili nel proprio comune. In questi casi sarà necessaria l’autocertificazione. Sono consentiti gli spostamenti dai comuni con un massimo di cinquemila abitanti verso altri comuni, entro i 30 chilometri, ma non verso il capoluogo di provincia. È vietato poi a chi non ha il super green pass l'accesso ai negozi nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (tranne alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi). No anche a corsi di formazione in presenza e alla pratica sportiva di contatto anche all’aperto senza la certificazione verde rafforzata.
Si registra una frenata del virus rispetto alle scorse settimane, anche se i numeri sono stabili su valori molto alti e resta alto il numero di decessi quotidiani: solo ieri le vittime sono state 12.
È caos sul fronte scuole: sono quasi mille le classi in quarantena in Abruzzo; la situazione si fa sempre più difficile dal punto di vista della gestione e del tracciamento e le Asl sono al lavoro per eseguire migliaia di tamponi. L'8,4% degli abruzzesi sotto i 19 anni, secondo le stime, ha contratto il Covid nelle ultime 3 settimane. I dati più alti si registrano a Pescara e provincia, dove sono oltre 400 le classi in quarantena. Seguono l’Aquilano (oltre 200 classi in quarantena), il Teramano (213 classi) e il Chietino (90).
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