Covid, 17mila contagi a giugno. L'Abruzzo vuol rimettere la mascherina

Covid, 17mila contagi a giugno. L'Abruzzo vuol rimettere la mascherina
di Alessia Centi Pizzutilli
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Domenica 26 Giugno 2022, 09:20

L’Abruzzo, come il resto del Paese, è nel pieno di una nuova ondata Covid, caratterizzata da un aumento esponenziale dei contagi ma ricoveri sotto la soglia di allarme. La causa è da ricercare nelle sotto-varianti del virus, soprattutto omicron 4 e 5, che risultano appunto meno aggressive da un punto di vista clinico, ma molto più infettive rispetto a tutte le altre varianti.

Il virologo abruzzese Paolo Fazii, direttore del laboratorio della Asl di Pescara, spiega che «questa potrebbe essere una nuova ondata, la più importante da un punto di vista legato alla stagionalità, più aggressiva per diffusione ma mano per gravità della malattia». Il caldo, considerato un nemico per i virus come il Covid, non ha avuto grandi effetti sull’andamento della curva epidemiologica, tanto che dal primo giugno si sono registrati 17.561 contagi e 49 decessi.

I dati del 2021 aiutano in questo senso a comprendere l’evoluzione della pandemia sul territorio regionale: oggi infatti l’Abruzzo viaggia a una media di 702 casi al giorno, un dato altissimo se si pensa che dal primo al 25 giugno dello scorso anno i casi sono stati 701, con una media di 28 ogni 24 ore. La variazione percentuale per i positivi è quindi segnata da un aumento che supera il 2.000% (+2.405%), 16.860 contagi in più rispetto allo stesso periodo del 2021. «La differenza con il 2021 è netta perché ci troviamo di fronte a sottotipi di virus molto trasmissibili e la diffusione del virus avviene in un momento in cui si stanno abbassando di molto le misure di protezione. Nel 2020 ci siamo comportati meglio, il momento della paura è passato, ma dovremmo essere ancora spaventati. I fragili e i no vax sono ancora a rischio», aggiunge Fazii.

Secondo l’esperto dunque è necessario leggere questo aumento considerando il quadro attuale e una fase «molto scomoda, in cui ogni tipo di protezione individuale non esiste più».

Il virologo poi sottolinea che «nelle prossime settimane ci sarà probabilmente una fase di plateau, ma non si può escludere un ulteriore crescita». Un altro fattore importante da considerare è che la curva sta crescendo proprio nel periodo in cui iniziano le vacanze e ci si sposta inevitabilmente molto di più rispetto ai mesi precedenti.

«L’appello è di fare molta attenzione agli spostamenti e ai mezzi, a prescindere dall’obbligatorietà credo sia importante ancora indossare la mascherina su autobus, aerei e treni, oltre ovviamente ai luoghi maggiormente affollati - prosegue Fazii - C’è preoccupazione perché la circolazione estiva del virus sarà propedeutica al prossimo autunno e, con l’arrivo del freddo, si rischiano numeri ancora più alti, soprattutto con la riapertura delle scuole». Il tutto si inserisce in uno scenario dove, ancora una volta, la campagna vaccinale registra uno stallo per le prime dosi, procede a rilento sui booster e il dato dei non vaccinati resta fermo a oltre 179 mila abruzzesi che non hanno ricevuto alcuna dose, di cui 48.478 in età pediatrica. «Il numero di non vaccinati è rimasto molto alto e ormai non credo che la situazione possa cambiare radicalmente. C’è la buona notizia dei nuovi vaccini ridisegnati sulla Omicron che dovrebbero arrivare il prossimo autunno ma è importante che i fragili non restino indietro, serve la quarta dose subito», conclude il virologo. 

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