Covid, torna l'allarme in Abruzzo: dopo Centaurus è arrivata la variante Pentagon

Covid, torna l'allarme in Abruzzo: dopo Centaurus è arrivata la variante Pentagon
di Alessia Centi Pizzutilli
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Mercoledì 12 Ottobre 2022, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 14:30

Covid, dopo i tre casi di Centaurus scoperti nei laboratori dell'Istituto zooproflattico sperimentale di Teramo, diretti da Nicola D'Alterio, è stato isolato in Abruzzo un positivo a Pentagon, un mix di almeno 5 mutazioni della proteina Spike. Il campione è stato isolato nei laboratori di Genetica molecolare - test Covid dell'Università di Chieti, diretti dal professor Liborio Stuppia. «Abbiamo trovato un variante che sicuramente non ci aspettavamo, non è Centaurus o Cerberus, ma si tratta di un derivato della Omicron 2 e appartiene a un gruppetto di mutazioni definite Pentagon», sottolinea al Messaggero il direttore dei laboratori, che aggiunge: «Ora bisognerà capire da dove è arrivata».

 Nonostante la crescita della circolazione delle nuove varianti, la Omicron 5 resta dominante sul territorio regionale e «lo scenario - secondo il professor Stuppia - non è allarmante»: «Non so dire che effetto avrà Pentagon, magari rientrerà tra quelle varianti che appaiono e scompaiono - prosegue - Al momento sono casi sporadici, ma il problema è che se iniziano a vedersi nuove varianti significa che sta iniziando a calare la tenuta di Omicron 5, che ha infettato moltissime persone ma le ha anche immunizzate. Il vero dato preoccupante è la continua crescita dei casi, per cui in questo quadro l'importanza dei vaccini è ancora più elevata. L'appello alla vaccinazione è fondamentale in questa fase, ci sono ancora molte persone che hanno fatto la terza dose ormai da diversi mesi e non ha avuto il Covid: la somministrazione del vaccino aggiornato anche contro la Omicron, dunque, è un'arma in più che abbiamo in questo momento, sfruttiamola».

Sul fronte epidemiologico, rallenta la crescita della curva dei contagi in Abruzzo, regione che registra una incidenza pari a 597 casi ogni centomila abitanti, ma i ricoveri si confermano in aumento e il confronto con il mese scorso certifica che il virus non ha allentato la sua morsa sul territorio.

Se a livello nazionale, con la ripresa delle attività e delle scuole senza mascherina, i contagi sono quasi triplicati rispetto a settembre - come emerge dall'ultimo report della Fondazione Gimbe - in Abruzzo i casi giornalieri sono raddoppiati: dal 5 all'11 settembre infatti i positivi sono stati 4.023, mentre negli ultimi sette giorni sono stati registrati 7.727 casi, per una variazione pari a +92%. In calo le morti Covid: nell'ultima settimana le vittime sono state 7, mentre nello stesso periodo del mese scorso i decessi registrati sono stati 12, per una variazione pari a -42%. Il quadro epidemiologico segue lo stesso trend anche su base settimanale: in questo caso l'aumento dei casi è del 4%, mentre per i decessi la variazione è pari a -42%.  

Stando poi all'ultimo bollettino regionale comunicato dall'assessorato alla Sanità, guidato da Nicoletta Verì, gli abruzzesi attualmente positivi sono 18.096 (+572): 163 (+4) sono ricoverati in ospedale in area medica e 1 (-1) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare. Restano stabili dunque le Rianimazioni, ma su base settimanale si registra ancora una crescita nei reparti ordinari (+10%), per un tasso di occupazione dei posti letto Covid rispettivamente pari allo 0,6% e all'11,8%. Sono poi 1.108 i guariti e 1.683 i positivi al Covid registrati ieri in Abruzzo, che portano il totale dall'inizio dell'emergenza a 571.383. Nelle ultime ore sono stati eseguiti 1.192 tamponi molecolari e 7.441 test antigenici: è dunque risultato positivo il 19,49% dei campioni analizzati. A livello provinciale sono 527 i nuovi contagi registrati nel Chietino, 381 nel Teramano, 375 nel Pescarese e 345 nell'Aquilano, mentre 22 positivi sono residenti in altre regioni e per 32 sono in corso verifiche sulla provenienza. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 2 nuovi casi e sale a 3.683 dall'inizio dell'emergenza pandemica.

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