Per il secondo giorno consecutivo, con 50 nuovi positivi su 140 in tutta la regione, la provincia di Teramo è la più colpita dal virus. «Il virus purtroppo circola», dice il direttore sanitario della Asl di Teramo e responsabile alla vaccinazione in Abruzzo Maurizio Brucchi. In effetti, se messo a paragone al 29 agosto dello scorso anno, i positivi in Abruzzo erano 14 (oggi sono 140, dieci volte in più), 38 erano i ricoveri, dei quali uno soltanto in terapia intensiva (ieri 80 dei quali 7 in terapia intensiva in tutta la regione. A Teramo i ricoverati sono 14 e nessuno in terapia intensiva) mentre in isolamento domiciliare erano in 139 (ieri 357). La Asl di Teramo non registrava casi positivi, mentre ieri ne ha comunicato 50. Non si registravano decessi il 29 agosto 2020: ieri due.
E giunti al termine della stagione estiva si possono tirare le somme e fare il paragone tra l'estate passata: i contagi totali di questi mesi estivi mostrano come la scorsa estate i nuovi positivi furono circa un decimo rispetto a questa estate, 492 del 2020 contro i 4.799.
Il tetto massimo perché lo zoccolo duro dei no-vax è difficile da scardinare. Inoltre rende noto che sul territorio si sta facendo un grande lavoro con la terapia degli anticorpi monoclonali così da evitare la pressione dei pazienti in terapia intensiva. «Sono soddisfatto per come sta operando la Asl teramana e poi l'Abruzzo in Italia sta tirando la carretta delle vaccinazioni», conclude Brucchi.