Omicron 4 e 5, le sotto-varianti del Covid considerate più infettive dall'inizio della pandemia, continuano a spingere i contagi in Abruzzo, dove si registra una variazione settimanale dei casi pari a +60%; di conseguenza, aumenta anche l'incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti, che raggiunge quota 426, dato di gran lunga superiore rispetto a quello di una settimana fa (266). All'aumento dei nuovi casi e dei decessi, che in sette giorni crescono del 15%, non corrisponde una risalita dei ricoveri: il totale degli ospedalizzati è passato da 130 di una settimana fa a 115 di ieri. Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 18.886 (-22): salgono a 113 i pazienti (+6) ricoverati in ospedale in area medica e scendono a 2 (-1) quelli in terapia intensiva, per un tasso di occupazione dei posti letto Covid rispettivamente dell'8,2% e dell'1,1%.
L'avvio dell'estate 2022 si presenta in controtendenza rispetto allo scorso anno: se in questa fase, infatti, si registra una risalita costante della curva epidemiologica, nello stesso periodo del 2021 i contagi erano in discesa. Il confronto con l'anno scorso è impietoso: nei primi venti giorni di giugno del 2021 sono stati accertati 604 contagi, dal primo al 20 giugno 2022 i nuovi casi sono stati 11.094, per una variazione pari a +1.736%, oltre diecimila positivi in più. Si registra un aumento anche nei decessi, passati dai 27 dello scorso anno ai 42 del 2022, per una variazione del +55%.
Lo scenario attuale non è così sereno come ci si sarebbe aspettati, considerando che negli anni passati il caldo estivo ha sempre ridotto notevolmente i casi, ma anche in prospettiva il quadro non sembra migliorare. «La variabile clima incide, ma nonostante il caldo c'è già un aumento dei contagi come abbiamo visto e questo è un dato che sicuramente deve farci mantenere alta l'attenzione.
La situazione epidemiologica, secondo il virologo abruzzese, «non potrà che peggiorare»: «Considerando che ormai si va verso la totale scomparsa dell'obbligo di utilizzare le mascherine su tutti i mezzi pubblici e nei luoghi al chiuso, il tutto in un periodo in cui si gira per le vacanze, non potrà che esserci una buona circolazione del virus anche nei mesi estivi. L'appello è a prestare ancora la massima attenzione, soprattutto in discoteca e nei luoghi della movida, dove il rischio è molto alto - dichiara ancora il dottor Fazii - Stando così le cose, nei mesi freddi la quantità di soggetti con il virus sarà presumibilmente molto più elevata rispetto al 2020 e al 2021, augurandoci che il peggio sia passato e quindi che ci saranno molti casi ma pochi ricoveri e decessi».
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