Covid, sono positive ma vanno a spasso per la città: denunciate due donne

Covid, sono positive ma vanno a spasso per la città: denunciate due donne
di Alessandra Di Filippo
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Mercoledì 3 Marzo 2021, 09:24

Durante lo scorso fine settimana sono stati oltre un centinaio i controlli svolti dai carabinieri della compagnia di Pescara, nel corso dei quali sono state denunciate tre persone: due donne di Pianella e un 25enne pescarese, ed elevato 13 sanzioni per il mancato rispetto delle norme anti Covid. Multati per lo più soggetti che non indossavano la mascherina o per spostamenti fuori e dentro il proprio Comune non giustificati. Per questi stessi motivi, solo nella giornata di sabato, durante i servizi interforze disposti dal prefetto e coordinati dal questore, sono state sanzionate 53 persone e chiusi momentaneamente due bar, uno a Pescara e l’altro a Montesilvano.

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Le due donne di Pianella sono state denunciate dai carabinieri, coordinati dal capitano Antonio Di Mauro perché, nonostante fossero positive al Covid-19 e quindi sottoposte ad isolamento fiduciario da parte della Asl, se ne andavano in giro come se nulla fosse, mettendo a rischio la salute degli altri. Durante un accertamento effettuato dai militari della stazione del paese, non sono state trovate in casa, da cui non si sarebbero dovute muovere per nessuna ragione.

Purtroppo non è il primo caso che si registra.

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La settimana scorsa, sempre dai carabinieri era stato scovato a Rosciano un 65enne pescarese che, nonostante la positività al Covid, girava con il suo autocarro per lavoro, incontrando fornitori e clienti. Il terzo denunciato oltre alle due donne, ossia il 25enne, deve rispondere invece di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. In piena notte, fermato da una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile, ha detto che aver appena terminato il proprio turno di lavoro in una ditta del Teatino, mettendolo anche per iscritto nell’autocertificazione. Ma i carabinieri, non proprio convinti, hanno deciso di svolgere degli approfondimenti, appurando che il ragazzo era sì un dipendente della ditta in questione, ma che in realtà era assente per malattia già da un paio di giorni e che comunque i suoi turni non prevedevano che dovesse lavorare di notte. Di qui la segnalazione immediata alla procura.

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