L'autopsia non è riuscita a chiarire la causa della morte di Cosmana Altimari. Le lesioni trovate sul suo corpo non sono così gravi da aver potuto determinare il decesso. È stata trovata traccia di uno scompenso cardiaco, ma non letale. Questo è quanto emerso dall'esame autoptico, svolto ieri dall'anatomopatologo Giuseppe Sciarra, nominato dalla procura di Teramo. Saranno determinati nei prossimi giorni i risultati di tac, esami istologici a organi e tessuti, e ulteriori approfondimenti al cuore. La procura indaga per omicidio colposo contro ignoti. Il pm ieri ha firmato il nulla osta per la restituzione della salma. In giornata sarà deciso il giorno del funerale.
La casalinga 58enne di Corropoli, moglie e madre di due figli, era stata trovata senza vita sabato scorso dal marito, poco prima dell'orario di cena, con un taglio sotto il mento ed altre ferite sul viso e il corpo. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, l'uomo ha cercato di prestare i primi soccorsi alla moglie, ma non dava segni di vita e così ha allertato i soccorsi. Sul luogo è intervenuta un'ambulanza del 118 dell'ospedale di Sant'Omero e una pattuglia dei carabinieri della stazione di Alba Adriatica. Il personale sanitario, appena giunto insieme ai miliari dell'Arma, non ha potuto far altro che constatare il decesso.
Nella notte sopralluogo del sostituto procuratore Davide Rosati con il medico legale Giuseppe Sciarra, che ha effettuato l'ispezione cadaverica. Cosmana Altimari avrebbe compiuto 59 anni il prossimo 27 giugno. Aveva due figli di 24 e 18 anni. Era arrivata nel teramano da Corigliano Calabro, per seguire il marito, (anche lui calabrese e della stessa città), adesso maresciallo in pensione, ma in servizio per tanti anni al comando della Guardia di finanza di Ascoli Piceno. Per un periodo la casalinga insieme alla famiglia aveva vissuto anche nelle Marche, poi l'occasione di acquistare una villetta a schiera in contrada Accattapane a Corropoli, in aperta campagna, l'ha portata a vivere in Abruzzo. I pochissimi che li conoscono a Corropoli raccontano che la coppia non faceva vita sociale e che lei non usciva quasi mai di casa.