L' Abruzzo resta arancione, ma con 35 comuni in zona rossa, tra cui l'area metropolitana Pescara-Chieti dove, nonostante un mese di maggiori restrizioni, i numeri restano altissimi. L'Rt regionale sale a 1,05, mentre la classificazione di rischio complessiva passa da «alto» a «moderato». L'incidenza media settimanale si abbassa in tre province su quattro, tranne L'Aquila, e supera i 250 casi per 100mila abitanti solo a Pescara (327).
Prorogata la chiusura delle scuole, che riapriranno dopo Pasqua. «Purtroppo non ci sono le condizioni per riaprire le scuole e anche il quadro generale mostra che per la popolazione fino a 19 anni ci sono una particolare incidenza e l'incremento dell'incidenza per questo tipo di varianti. Ho anche sentito il
mondo della scuola, c'è stato un confronto. Riapriremo le scuole dopo la Pasqua. Si va avanti con la didattica a distanza», dice il governatore dell' Abruzzo, Marco Marsilio.
ZONE ROSSE
L'elenco dei comuni sottoposti a misure più restrittive viene così modificato. Provincia di Teramo: Silvi, Pineto e Roseto e si aggiunge Tortoreto.
Provincia di Chieti: Chieti, Torrevecchia Teatina, Ripa Teatina, Miglianico, Bucchianico, San Giovanni
Teatino, Lanciano, Ortona, Francavilla al Mare e Montazzoli.
Provincia di Pescara: escono dalle restrizioni i comuni di Castiglione a Casauria, Torre dè Passeri, Turrivalignani, Scafa, Caramanico Terme e San Valentino in Abruzzo Citeriore.
Provincia di L'Aquila: confermati Ateleta, Capitignano, Ovindoli, Castelvecchio Subequo, Cagnano Amiterno,
Pizzoli. Esce Roccaraso, ma si aggiungono Sante Marie e Rivisondoli.
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