L'AQUILA - C'è un nuovo caso positivo in Abruzzo: un uomo di Vasto, attualmente ricoverato in isolamento all'ospedale San Pio, è risultato positivo al Covid 19 dal test eseguito nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. Il campione è stato inviato all'Istituto Superiore di Sanità per le controanalisi. Lo ha comunicato il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. L'uomo, 30 anni, sarebbe di ritorno dal Nord: se confermato, sarebbe il sesto caso in regione.
Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, informato dal Dipartimento di prevenzione della Asl Lanciano Vasto Chieti, ha disposto immediatamente la chiusura per cinque giorni del polo liceale “Raffaele Mattioli”: il paziente è una “unità di personale” della scuola. Chiuse, oggi, anche tutte le altre scuole della città.
“Durante la chiusura – in vigore da oggi, mercoledì 4, fino a sabato 7 marzo – sarà effettuata la sanificazione della struttura, azione necessaria ai sensi delle vigenti disposizioni normative”. Il sindaco Menna invita la cittadinanza “a seguire le norme di prevenzione diramate dal Ministero della Salute e di evitare il diffondersi di notizie non ufficiali che servono solo a generare panico. La situazione è sotto stretto controllo ed è scrupolosamente gestita secondo i protocolli attualmente vigenti”.
La cosa più difficile, in questi giorni di numeri, ipotesi, suggestioni e timori, è gestire la psicosi del virus. Succede anche dove, come al momento in Abruzzo, non ci sono focolai e i numeri restano contenuti. Roseto e Trasacco hanno vissuto, ieri, una giornata di trepidante attesa. Lungo la costa si attende di sapere se la famiglia arrivata da Brugherio per trascorrere qualche giorno di vacanza, ora ricoverata al “Mazzini” di Teramo, è interamente contagiata dal virus, come già acclarato per il padre e come, almeno per madre e un figlio, hanno già detto i primi test.
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Trasacco è rimasta in fibrillazione fino alle 23, ieri, per sapere se il giovane ricoverato in ospedale ad Avezzano, di ritorno dal nord, poteva essere il “paziente 1” in paese: i test hanno rassicurato, negativo.
Per il resto i numeri continuano a essere ballerini: per un errore tecnico ieri la Protezione civile nazionale, nel consueto punto delle 18, ha attribuito all’Abruzzo sei casi, mentre nella realtà dei fatti sono tre (il bancario di Brugherio, uno speleologo di San Giovanni Teatino e una dottoressa tirocinante del nord tornata all’Aquila per l’esame di abilitazione), con due da confermare (moglie e figlio del bancario) e uno da dirimere (la figlia del bancario per cui il primo test ha dato esito incerto).
La giornata, sul fronte dell’emergenza Covid-19, è stata segnata anche dall’informativa resa dal governatore Marco Marsilio e dall’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, al consiglio regionale. Il governatore ha detto che «i casi in Abruzzo sono tracciati, circoscritti e debitamente monitorati: non ci sono nuovi elementi di preoccupazione».

Ha poi confermato i numeri dei contagi acclarati, considerando positivi anche i due per i quali manca ancora la controprova («Su mille test effettuati di questo genere, non ce n’è stato nessuno che abbia smentito la diagnosi») e annunciando lo slittamento del festival cross mediale della Rai sul cinema d’animazione: la tappa pescarese, prevista ad aprile, si terrà a dicembre; quella aquilana, di conseguenza, slitterà ad aprile. Sono 81 i posti letto complessivi a disposizione nelle quattro Asl.
Su questo ha sollevato una criticità la Verì: il decreto Lorenzin prevede per l’Abruzzo solo due Unità operative complesse di Malattie Infettive (Pescara e L’Aquila) e questo limita la capacità di posti letto. «Se non avessimo chiesto la deroga per i piccoli ospedali – ha detto la Verì – oggi non avremmo potuto gestire l’emergenza».
Marsilio ha proseguito dicendo che sono in corso le procedure per l’acquisto dei dispositivi, che la chiusura delle scuole non è in agenda («Stiamo adottando i provvedimenti che le autorità sanitarie nazionali e il commissario non solo ci hanno indicato, ma anche rafforzato»), che sono state installate le tende per il pre-triage nei Pronto soccorso, che Claudio D’Amario resterà altri due mesi nella task force ministeriale coronavirus pur essendo, di fatto dall’altro ieri, il capo dipartimento regionale. Infine ha sottolineato i gravi rischi che corre l’economia.
Su questo ha scritto una lettera, insieme all’assessore Mauro Febbo, inviata al ministro De Micheli, al commissario Alitalia, a Legnini e all’Enac per chiedere un incontro urgente dopo la cancellazione del volo mattutino Pescara-Linate.
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