Covid, in Abruzzo vaccinazioni 12 ore al giorno. Ecco come fare e dove andare

Covid, in Abruzzo vaccinazioni 12 ore al giorno. Ecco come fare e dove andare
di Stefano Dascoli
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Domenica 28 Marzo 2021, 10:37

La Regione Abruzzo ha messo nero su bianco il piano vaccinale, declinato in una delibera di giunta che è stata approvata lunedì scorso. Diventa ufficiale, dunque, il programma della campagna. Si procederà con questi step nell’immediato: il completamento della vaccinazione nei soggetti over 80 e in quelli con elevata fragilità, compresi familiari conviventi e caregiver; completamento anche dei soggetti che non hanno ancora aderito alla campagna includendo nel personale sanitario e sociosanitario tutti coloro che operano in presenza in strutture sanitarie pubbliche e private: tra questi vengono inclusi gli informatori scientifici del farmaco, ottici, tecnici audiometristi e tecnici audioprotesisti; completamento della vaccinazione del personale docente e non docente, compresi gli addetti alle mense e ai servizi di supporto, scolastico e universitario, includendo i dipendenti dei dipartimenti degli atenei regionali.

Per quanto riguarda le forze armate saranno inclusi a vario titolo gli ufficiali di polizia giudiziaria, compreso il personale che opera nelle Procure e nei tribunali (si comincia oggi e c’è qualche critica per questo), quello dei servizi penitenziari e di altre comunità residenziali socio sanitarie e socio-assistenziali. I prossimi passi sono la vaccinazione dei soggetti di età compresa tra 70 e 79 anni (in cui il tasso di letalità del Covid è fissato nel 10 per cento), quelli tra 60 e 69 anni (tasso di letalità al 3 per cento) e via via diversi scaglioni di età anagrafica (con particolare attenzione ai cittadini a ridosso dei sessant’anni che hanno patologie croniche e degenerative).

Le strutture principali in cui si effettuerà la vaccinazione sono dette Hub e sono allestite all’interno dei maggiori ospedali regionali: L’Aquila, Sulmona, Chieti, Vasto, Lanciano, Pescara e Teramo. A queste strutture sono state associate le sedi secondarie, privilegiando l’articolazione territoriale in “Punti vaccinali territoriali” (Pvt) che a loro volta comprendono quelli maggiori, quelli minori e i mobili. Nei punti maggiori ci saranno più di cinque linee e si vaccinerà per 12 ore al giorno tutti i giorni in uno spazio di almeno 300 metri quadrati; in quelli minori, ricompresi tra 150 e 300 metri quadrati, ci saranno da 1 a 4 linee vaccinali e si procederà 12 ore al giorno, tutti i giorni. In quelli mobili sono previste 1 o 2 linee, in un orario variabile fino al massimo di 8 ore al giorno. In tutti i punti sono previste aree di accoglienza e accettazione amministrativa, aree di attesa, aree per la somministrazione, aree per il monitoraggio.

Le unità di personale coinvolte finora sono 54: 15 nelle Asl di L’Aquila e Chieti, 12 per quelle di Pescara e Teramo.

Per quanto riguarda i farmaci, è stato definito il profilo di sicurezza anche per AstraZeneca per la popolazione tra i 18 e i 65 anni di età senza patologie gravi, comprendendo l’indicazione anche nei soggetti di età superiore ai 65 anni, purché non vulnerabili. Il piano prevede, oltre alla possibilità di presentare la propria manifestazione di interesse tramite le piattaforme online (Regione e Poste), anche quella di chiamate dirette con campagne mirate per elenchi individuati. Queste iniziative saranno possibili a carico delle singole Asl.

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