Coronavirus, tamponi di massa in Abruzzo. Dopo L'Aquila tocca a Teramo

Coronavirus, tamponi di massa in Abruzzo. Dopo L'Aquila tocca a Teramo
di Maurizio Di Biagio
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Mercoledì 25 Novembre 2020, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 08:24

Coronavirus: dopo L’Aquila, anche a Teramo tamponi rapidi, stile Bolzano. Al via l’organizzazione dello screening di massa: per partire saranno cinquemila i test. Lo ha annunciato ieri il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in città per inaugurare in viale Crucioli l’avvio dei lavori alla Casa dello studente. «La macchina organizzativa sta partendo anche su Teramo, ho già parlato con dg Asl Maurizio Di Giosia, è nostra intenzione procedere con l’esperimento fatto già a Bolzano, per individuare il maggior numero di positivi, in particolare gli asintomatici, così da evitare la circolazione del contagio».


Marsilio dice di ravvisare già i primi effetti benefici della sua misura di chiusura anticipando la zona rossa del Governo: «Qualche primo segnale si comincia notare, dobbiamo far consolidare nel tempo i risultati per poter tirare le conclusioni e poi procediamo con gli screening di massa». Dunque anche Teramo verrà esaminata. Il sindaco Gianguido D’Alberto, dopo il boom contagi di ieri (303 positivi nel Teramano), ha annunciato che metterà a disposizione il palazzetto dello sport: «Con i test rapidi vedrete che stiamo messi peggio di Bolzano dov’era positivo l’un per cento della popolazione».


«Il rapporto tra tamponi effettuati e positivi si è attestato sul 14% - afferma il direttore sanitario Asl, Maurizio Brucchi - non va abbassata la guardia perché abbiamo ancora ricoverati in terapia intensiva e dobbiamo stare attenti». Brucchi ribadisce che i tamponi rapidi «entro la settimana dovrebbero arrivare a Teramo», e riferisce che la protezione civile ha già individuato uno dei Covid Hotel: per cominciare c’è l’Hotel Europa di Giulianova.

Sui test rapidi il sindaco D’Alberto spinge: «Dai medici di base, dai pediatri fini alle farmacie che dovranno svolgere un ruolo centrale”. Si appella alla Protezione civile regionale che «garantire tempestività tra l’esecuzione dei tamponi e il risultato, altrimenti si rischia di veder vanificato tutto».

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