Nel frattempo, come detto, è stato superato definitivamente lo scoglio delle spiagge libere, che fin dal primo giorno ha rappresentato un ostacolo evidente sulla via della partenza della stagione. I Comuni avranno l’onere di individuazione e regolamentazione delle spiagge libere e dei servizi di pulizia e salvamento connessi. Dovranno, inoltre, disciplinare l’accesso e la fruizione. Si dovranno garantire cartelli informativi in diverse lingue sui comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento sociale di almeno un metro ed il divieto di assembramento. Dovranno poi essere assicurate opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come i servizi igienici.
I fruitori della spiaggia libera, nel posizionamento delle proprie attrezzature dovranno rispettare le stesse misure di distanziamento per i complessi balneari. I Comuni potranno affidare a enti o soggetti in grado di impiegare personale formato, anche mediante convenzione con soggetti del terzo settore, una funzione di informazione e di presidio. Bisognerà prevedere limitazioni in merito al numero massimo di persone che possano contestualmente fruire della spiaggia libera e misure per assicurare le regole per il distanziamento fisico in ogni circostanza. Il distanziamento fisico può essere derogato per le persone facenti parte del medesimo nucleo familiare o conviventi. Si potranno affidare tratti di spiaggia libera a strutture ricettive. Si attende, ora, che la Regione assuma un provvedimento normativo che sancisca l’avvio della stagione.
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