Coronavirus, il Tgr Abruzzo perde Roberto D'Atri: aveva 59 anni

Coronavirus, il Tgr Abruzzo perde Roberto D'Atri: aveva 59 anni
di Francesca Piccioli
3 Minuti di Lettura
Lunedì 15 Febbraio 2021, 08:05

Coronavirus, Roberto D’Atri si è spento ieri al Covid Hospital di Pescara. Aveva 59 anni. Con la sua telecamera aveva lavorato in tanti programmi Rai, dal Festival di San Remo, al Giro d’Italia, alle Olimpiadi e ogni giorno, come tecnico di produzione, ha portato nelle case degli abruzzesi i notiziari della TGR sulla terza rete. Una scomparsa che lascia attoniti parenti, amici, colleghi e l’ennesima conferma che il Covid-19 c’è e può non lasciare scampo.

È accaduto così anche a Roberto, colpito circa due settimane fa dal virus. A dare la notizia della scomparsa, ieri, già nell’edizione delle 14, è stata proprio la testata giornalistica per cui lavorava da oltre trent’ anni in un commosso annuncio della conduttrice Alice Cercone, mentre scorrevano le immagini del collega dietro la telecamera. «Siamo con le lacrime agli occhi. Roberto non era solo una persona perbene, ma era “l’uomo Rai”, un tecnico apprezzato da tutti, capace di risolvere i problemi. Uno che aveva il senso della squadra e che lavorava con orgoglio – lo ricorda Massimo Liofredi, responsabile Rai della sede regionale per l’Abruzzo – Abbiamo lavorato insieme per due anni e mezzo, ma siamo sempre rimasti in contatto. Era una persona propositiva, affidabile, parte attiva dell’azienda. Un “uomo macchina” che sarà difficile sostituire.

Ho perso un collega e un amico».

Il senso di appartenenza di Roberto D’Atri alla grande famiglia Rai e il dolore per la sua scomparsa traspare anche dalle parole di Paolo Pacitti, responsabile della redazione del Tgr. «Chi è Roberto per me e per noi tutti? Un professionista capace e un collega generoso. Un uomo sorridente e sempre disponibile, silenzioso ma diretto quando necessario. Uno che si faceva in quattro. La Rai per lui era una seconda famiglia. Siamo tutti addolorati». Nella sede di via De Amicis a Pescara, a raccontare Roberto D’Atri, c’è anche il suo armadietto. Non solo un mobile dove custodire effetti personali e ma anche ricordi. Accrediti, fotografie, adesivi, attestati, raccontano le sue esperienze in tante produzioni Rai nazionali e la passione grande per un lavoro che svolgeva da tre decenni

«Abbiamo perso un fratello – dice Floriano Mazzella, responsabile di produzione in Rai – Roberto era una persona eccezionale, amichevole, scherzosa. S’impegnava moltissimo nel suo lavoro di tecnico delle riprese in studio ed era sempre disponibile a collaborare. Ci mancherà». D'Atri lascia la moglie Carmelina, le figlie Roberta ed Alessandra, il fratello Pasquale. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA