Coronavirus, pasticcere di Sulmona portato in ospedale ma muore prima del ricovero

Coronavirus, pasticciere di Sulmona portato in ospedale ma muore prima del ricovero
di Patrizio Iavarone
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Venerdì 26 Marzo 2021, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 15:30

Neanche il tempo di essere ricoverato, la lotta al Covid per Enrico Gabrielli, settantuno anni di Sulmona, si è conclusa ieri mattina al pretriage dell’ospedale Annunziata dove si era recato per l’acutizzarsi dei sintomi dovuti al virus. E’ la settantunesima vittima in Centro Abruzzo dall’inizio della pandemia, la cinquantasettesima in Valle Peligna. Un elenco che non sembra trovare sosta e che ha visto nell’ultima settimana ben sei decessi aggiungersi alla lista dei lutti.

Enrico Gabrielli faceva il pasticcere, proprietario de “La dolce vita” in via Trieste, era rimasto contagiato qualche giorno fa: il virus è andato a peggiorare la sua situazione sanitaria che presentava già delle patologie pregresse. Le differenze tra morti con e per Covid, però, si infrangono ormai davanti alla preoccupazione per un virus che continua a mietere oltre alle vittime, anche contagi e ricoveri. Ieri, dopo il picco di mercoledì (56 casi), si sono registrati comunque altri 23 nuovi casi sul territorio. Tra questi anche una bimba di un anno e mezzo di Sulmona che ha portato ieri la Asl a mettere in quarantena l’asilo nido privato che la piccola frequenta.

Inutile sottolineare la preoccupazione che ne è scaturita per il fatto che i bambini sotto i sei anni non indossano la mascherina e che i contatti, specie nei nido, sono molto stretti.

Un altro fronte aperto a Sulmona dopo quello che ha visto mettere in quarantena due classi della materna Di Nello lunedì scorso per la positività accertata di un’insegnante. Una parziale buona notizia arriva da Pratola dove, probabilmente, si spera, è iniziata la fase discendente della curva epidemiologica: ieri, infatti, sono stati qui solo 3 i nuovi positivi che, al netto delle 7 negativizzazioni, fanno scendere gli attualmente positivi a 118. 

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