Quello che si scopre oggi, dopo l’identificazione del runner in questura per l’inevitabile segnalazione (violazione del Dpcm e delle ordinanze sindacali si somma la resistenza a pubblico ufficiale), è che sotto quella t-shirt rossa altri non c’era che Mario Ferri, detto il Falco, famoso per le incursioni non autorizzate in tutti gli stadi del mondo e in ogni grande evento coperto da dirette televisive in mondovisione.
Il Falco però sulla sua pagina Facebook smentisce. Pubblica il video della corsa e dice: «Non sono io. Adesso ve lo ripeto anche qui visto che mi state bombardando di domande. Non sono io che scappo ».
Di diverso avviso le forze dell'ordine. Lui, che è originario di Montesilvano, fa di queste continue sfide agli ordini delle autorità uno stile di vita e una missione.
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