Manuel Estiarte: «In quarantena
a Pescara ho ritrovato la famiglia»

Vincenzo Marinelli, Pep Guardiola e Manuel Estiarte a Pescara
di Mila Cantagallo
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Domenica 17 Maggio 2020, 13:25
Ha vissuto la quarantena con testa e cuore in 4 nazioni diverse. Per Manuel Estiarte, alter ego di Pep Guardiola nel Manchester City, l’impatto con l’emergenza virus è avvenuto in un’Inghilterra tardiva nel reagire all’ondata del Covid-19, seguendo con apprensione l’evoluzione della pandemia in Italia, Spagna ed Emirati Arabi dove vivono rispettivamente la moglie Silvia e le loro figlie Rebecca e Nicole. Dopo una settimana dall’inizio del lockdown, il pallanuotista più forte di tutti tempi è tornato a Pescara: «Mia moglie mi aggiornava continuamente sulla gravità della situazione - racconta - il medico italiano a capo del nostro staff sanitario parlava di uno tsunami in arrivo, mia figlia Rebecca mi raccontava delle strette misure adottate in Spagna con una settimana di ritardo rispetto all’Italia, pochi giorni dopo anche Nicole riferiva che a Dubai erano tutti a casa e io mi domandavo come mai Inghilterra non si prendessero provvedimenti. Il 26 febbraio abbiamo giocato la partita di Champions al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid, due settimane dopo 5 mila tifosi dell’Atletico sono addirittura venuti a Liverpool, il premier Johnson ci avvertiva di prepararci a qualcosa di molto serio ma allo stesso tempo la nazione non si fermava. A metà marzo sono partito, Guardiola ha fatto rientro a Barcellona, ci siamo sentiti tutti i giorni, preoccupati di trovarci nei paesi più colpiti in quel momento».

L’arrivo in una Pescara deserta è stato desolante: «Mia moglie mi aveva parlato di quanto la città fosse vuota ma solo all’atterraggio me ne sono reso conto davvero. In aeroporto non c’era nessuno, un’operatrice in mascherina mi ha avvicinato per i controlli, poi le strade vuote, il freddo...». L’allarme Coronavirus ha concesso al dirigente degli Sky Blues due mesi di intimità familiare: «Ho potuto finalmente condividere giornate intere con mia moglie, a noi si univano ogni giorno Rebecca e Nicole in videochiamata, appuntamenti che in tempi di normalità non riusciamo a rispettare. Ho lavorato a distanza con il Manchester City ma ho anche aiutato mia moglie nelle pulizie».

Tra due settimane, i campioni della Premier League riprenderanno gli allenamenti, squadra e staff tecnico stanno raggiungendo alla spicciolata l’Inghilterra dove il calcio è atteso da misure inflessibili ed incertezze: «Il nuovo protocollo è ineccepibile - dice Estiarte - in tuta e a bordo delle rispettive auto i nostri giocatori entreranno nel centro sportivo che sarà blindato a qualsiasi altro ingresso, si alleneranno all’aperto dove verrà montata anche la palestra, ognuno avrà il proprio spazio e non ci saranno contatti fra gli atleti. Dobbiamo prepararci a disputare le ultime 9 gare di campionato ma è impossibile immaginare in quali condizioni lo faremo. La Federazione propone campi neutri, consapevole che in sfide come quella tra noi e il Liverpool, migliaia di tifosi si affollerebbero intorno agli stadi, le società spingono invece per giocare nei propri impianti. Nessuno può immaginare cosa succederà in un momento in cui tutti, a cominciare dai politici, parlano e poi smentiscono loro stessi. Noi stiamo provando a riattivare questo mondo, se è giusto lo capiremo solo più avanti».
Dal campionato inglese al Pescara del presidente onorario Vincenzo Marinelli, suocero di Estiarte, il passo è breve: «I grandi club hanno ovviamente più mezzi a disposizione per affrontare l’ emergenza ma le regole sono uguali in tutte le categorie. Bisogna muoversi nella giusta misura e non fare sciocchezze perché i rischi li corriamo tutti. Se si osservano scrupolosamente le norme, si può giocare e tutelare la salute».

Il Maradona della pallanuoto non tralascia lo sport che lo ha fatto entrare nella leggenda: «Veder soffrire questa disciplina, pensare che i bambini non possono nemmeno imparare a nuotare è un dolore che mi colpisce al cuore ma sono convinto che la pallanuoto si rialzerà, anche se praticata con nuove limitazioni». Tra pochi giorni Manuel Estiarte farà ritorno in Inghilterra, nel suo futuro non ci saranno altre società almeno fino al 2021. Nessun accenno ai rumors che indicano Guardiola vicino ad un ritorno a Barcellona: «Non ne sappiamo nulla - dribbla l’ex capitano - abbiamo ancora un anno di contratto e al Manchester City stiamo benissimo».
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