L’arrivo in una Pescara deserta è stato desolante: «Mia moglie mi aveva parlato di quanto la città fosse vuota ma solo all’atterraggio me ne sono reso conto davvero. In aeroporto non c’era nessuno, un’operatrice in mascherina mi ha avvicinato per i controlli, poi le strade vuote, il freddo...». L’allarme Coronavirus ha concesso al dirigente degli Sky Blues due mesi di intimità familiare: «Ho potuto finalmente condividere giornate intere con mia moglie, a noi si univano ogni giorno Rebecca e Nicole in videochiamata, appuntamenti che in tempi di normalità non riusciamo a rispettare. Ho lavorato a distanza con il Manchester City ma ho anche aiutato mia moglie nelle pulizie».
Tra due settimane, i campioni della Premier League riprenderanno gli allenamenti, squadra e staff tecnico stanno raggiungendo alla spicciolata l’Inghilterra dove il calcio è atteso da misure inflessibili ed incertezze: «Il nuovo protocollo è ineccepibile - dice Estiarte - in tuta e a bordo delle rispettive auto i nostri giocatori entreranno nel centro sportivo che sarà blindato a qualsiasi altro ingresso, si alleneranno all’aperto dove verrà montata anche la palestra, ognuno avrà il proprio spazio e non ci saranno contatti fra gli atleti. Dobbiamo prepararci a disputare le ultime 9 gare di campionato ma è impossibile immaginare in quali condizioni lo faremo. La Federazione propone campi neutri, consapevole che in sfide come quella tra noi e il Liverpool, migliaia di tifosi si affollerebbero intorno agli stadi, le società spingono invece per giocare nei propri impianti. Nessuno può immaginare cosa succederà in un momento in cui tutti, a cominciare dai politici, parlano e poi smentiscono loro stessi. Noi stiamo provando a riattivare questo mondo, se è giusto lo capiremo solo più avanti».
Dal campionato inglese al Pescara del presidente onorario Vincenzo Marinelli, suocero di Estiarte, il passo è breve: «I grandi club hanno ovviamente più mezzi a disposizione per affrontare l’ emergenza ma le regole sono uguali in tutte le categorie. Bisogna muoversi nella giusta misura e non fare sciocchezze perché i rischi li corriamo tutti. Se si osservano scrupolosamente le norme, si può giocare e tutelare la salute».
Il Maradona della pallanuoto non tralascia lo sport che lo ha fatto entrare nella leggenda: «Veder soffrire questa disciplina, pensare che i bambini non possono nemmeno imparare a nuotare è un dolore che mi colpisce al cuore ma sono convinto che la pallanuoto si rialzerà, anche se praticata con nuove limitazioni». Tra pochi giorni Manuel Estiarte farà ritorno in Inghilterra, nel suo futuro non ci saranno altre società almeno fino al 2021. Nessun accenno ai rumors che indicano Guardiola vicino ad un ritorno a Barcellona: «Non ne sappiamo nulla - dribbla l’ex capitano - abbiamo ancora un anno di contratto e al Manchester City stiamo benissimo».
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