Coronavirus, gli eroi dimenticati: infermieri in piazza

La manifestazione degli infermieri sotto l'Assessorato regionale alla Sanità a Pescara
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Martedì 9 Giugno 2020, 11:07 - Ultimo aggiornamento: 12:07

Li hanno definiti «eroi della battaglia contro il Covid-19»,  è stato promesso loro un riconoscimento per lo straordinario impegno svolto "nelle trincee" dei reparti Covid e nelle terapie intensive degli ospedali, ma di concreto non hanno avuto nulla. Stanchi di prese in giro, ieri gli infermieri sono scesi in piazza a Pescara davanti all'Assessorato regionale alla Sanità e, armati di striscioni e cartelli, hanno dato vita a un flashmob organizzato dal sindacato NurSind Abruzzo «per non dimenticare e onorare i colleghi deceduti a causa del Covid-19 (40 in tutta Italia di cui 1 in Abruzzo) e per manifestare tutto il dissenso e il disappunto in riferimento al mancato riconoscimento professionale ed economico promessi durante la fase acuta della pandemia e che oggi, con l’emergenza in via di risoluzione, sembrano già dimenticati».

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Infatti, sostiene in una nota il Sindacato delle professioni infermieristiche, «da alcuni documenti analizzati, sembrerebbe che le istituzioni si stiano già dimenticando degli Eroi, cioè infermieri, tecnici sanitari, Oss e autisti di ambulanze che hanno pagato un prezzo altissimo anche, tra l’altro, per la carenza dei dispositivi di protezione individuale, che non sono stati precocemente messi a disposizione. In Abruzzo i Fondi Regionali finora stanziati sono insufficienti e iniqua è la loro ripartizione, visto che la stessa sembrerebbe escludere da qualsivoglia riconoscimento o indennizzo anche i colleghi che hanno avuto la “colpa” di essere stati contagiati dal virus, in quanto operanti in reparti cosiddetti “Covid free”, che evidentemente tali non erano».

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 «Abbiamo combattuto spesso a mani nude, senza dpi idonei e lontano dalle nostre famiglie per paura del contagio, ci siamo sostituiti agli affetti più cari dei nostri pazienti. Gli infermieri italiani sono i meno pagati d’Europa, dopo gli elogi non vogliamo che il ritorno alla normalità faccia dimenticare ciò che é successo» ha commentatoi il coordinatore regionale del NurSind, Andrea Liberatore.

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