Nel frattempo, con l’epidemia che concede una nuova mini-tregua, continua a far discutere il caso legato all’assessore regionale aquilana Guido Liris che ha scelto di ridurre il suo impegno amministrativo e di tornare a vestire il camice bianco da medico per dare manforte ai colleghi in questo momento di grande difficoltà. Una scelta coraggiosa, benedetta anche dal governatore Marco Marsilio, dettata da motivazioni etiche, ma anche politiche e personali: non è un mistero, infatti, che Liris sia finito sotto attacco, anche da fuoco amico, per il suo presunto iper presenzialismo da quando è scoppiata l’emergenza, essendosi intestato - per averle seguite in primissima linea - praticamente tutte le iniziative più importanti dell’azienda sanitaria di cui è dipendente. Ecco perché, al centro delle critiche, ha deciso di non prestare più il fianco e di tenersi le mani più libere. Liris ha chiesto al management Asl di fare il volontario, quindi senza retribuzione.
Il centrosinistra lo ha criticato, chiedendo le dimissioni per l'incompatibilità con i ruoli istituzionali.
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