Il caso, oltre a lanciare l’allarme nell’ospedale di Sulmona, riaccende anche le preoccupazioni a Pratola dove la donna vive e dove non si registravano nuovi casi dopo i sei riferibili al primo focolaio di agosto, quello della festa. Il conto dei positivi in Centro Abruzzo sale intanto a settantadue casi, di cui quattro nell’Alto Sangro. Gli otto di ieri, oltre all’infermiera di Pratola che rappresenta al momento un caso a sé, senza cioè particolari collegamenti con i focolai già accesi (e per questo ancora da tracciare), sono in qualche modo tutti tracciati: tre casi a Pettorano, tre casi a Bugnara e uno a Sulmona.
A fare la mappa dei totali di questa seconda ondata di Covid in Centro Abruzzo si contano trentasei casi a Sulmona, dodici a Pettorano sul Gizio, sette a Pratola, sei a Bugnara, quattro ad Introdacqua, uno a Corfinio, uno a Pacentro e cinque turisti, di cui tre domiciliati a Pescasseroli, uno a Scanno e uno a Scontrone. In questo contesto continuano ad infuriare le polemiche, rivolte soprattutto nei confronti della sindaca di Sulmona, accusata dal Pd di non aver gestito la situazione, non bloccando il cartellone estivo e prendendo iniziative a "buoi ormai fuori dalla stalla", ovvero con misure troppo blande e troppo in ritardo.
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