Coronavirus: ore di cassa integrazione, in Abruzzo situazione peggiore di sempre

Coronavirus: ore di cassa integrazione, in Abruzzo situazione peggiore di sempre
di Stefano Dascoli
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Venerdì 26 Giugno 2020, 16:39
L'AQUILA - Con il mese di maggio in Abruzzo si sono superate le ore di cassa integrazione concesse da sempre, con un numero più alto del livello raggiunto nel 2013, l’anno peggiore dal 1980.

Dopo un anno di leggera crescita delle ore, è arrivato un 2020, iniziato già con un peggioramento nei primi mesi, travolgente negativamente da maggio quando è esplosa la situazione sia occupazionale che produttiva in conseguenza del coronavirus. 

Lo certifica il Centro studi Mercato del lavoro e contrattazione dell’associazione “Lavoro&Welfare”, presieduta dall’ex ministro del Lavoro e presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano. Il report, dettagliatissimo, fotografa un quadro assai allarmante.

Per quanto riguarda la Cassa integrazione guadagni, la situazione nei primi 5 mesi del 2020, rispetto agli stessi del 2020, ha fatto registrare un forte peggioramento dell’andamento economico anche in Abruzzo, con un aumento delle ore che corrisponde a un +1.481,29%, da 2.383.568 ore del 2019 alle 37.691.157 del 2020. L’andamento presenta articolazioni provinciali diverse. All’Aquila l’aumento è stato del +2.533,65%; a Chieti del +1.205,98%; a Pescara del +3.896,35%; a Teramo del +639,09%.

La Cigo, ovvero la Cassa integrazione guadagni ordinaria, è quella che fa registrare la richiesta maggiore, anche per effetto della scelta di caricare quasi tutte le nuove richieste di sospensione dovute al Covid. La situazione nei primi 5 mesi del 2020 sul 2019 fa registrare un aumento delle ore del +2.491,53%. Anche qui con differenze tra settore e settore. All’Aquila l’aumento è stato del +4.190,05%; a Chieti del +1.615,82%; a Pescara del +2.466,54% e a Teramo del +5.423,09%.

Per quanto riguarda la Cassa integrazione guadagni speciale (Cigs), si registra un aumento anche se in misura ridotta rispetto alle altre causali soprattutto per effetto della sospensione temporale dei decreti di Cigs con carico dei lavoratori interessati sulla Cigo e sulla Cigd (Guadagni in deroga) per il Covid-19. La situazione nei primi 5 mesi del 2020 sul 2019 fa registrare una riduzione delle ore del -31,97%. All’Aquila l’aumento della Cigo è stato del +205,45%. A Chieti è in riduzione del -55,99%. A Pescara le ore di Cigs aumentano del 100% sul 2019. A Teramo la riduzione è stata del -77,27%.

La Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (Cigd) supera i livelli di cinque anni fa. I primi 5 mesi del 2020 sul 2019 fanno registrare un forte aumento nelle ore del +15.068,78%. All’Aquila l’aumento è stato del 100%. A Chieti l’aumento è stato del +7.777,49%. A Pescara è stato del +100,00%. A Teramo del +7.834,17%.

Il numero delle aziende in crisi (con sede direzionale in Abruzzo) che fanno ricorso a nuovi decreti di Cigs è aumentato sul periodo precedente, in questi 5 mesi del 2020: sono 29 (+123,08%) per oltre 308 siti aziendali presenti sul territorio abruzzese. In riduzione i ricorsi per crisi aziendale: -100,00%. In aumento il ricorso alla riorganizzazione aziendale del 300,00%.

I contratti di solidarietà continuano ad essere consistenti: sono in aumento (+125,00% sul 2019) e hanno superato di molto la metà di tutti i decreti di Cigs concessi, sono il 62,07% sul totale dei decreti, un anno fa erano il 61,54% del totale.

Per quanto riguarda la “cessazione di attività” c’è un aumento del 100% con tre aziende, il 10,34% del totale. Anche le amministrazioni straordinarie con prosecuzione d’impresa aumentano del 100% in questi primi 5 mesi: sono 4, rappresentano il 13,79% del totale dei decreti di Cigs.

In Abruzzo se consideriamo le ore totali di Cig, equivalenti a posti di lavoro con lavoratori a zero ore, in questi primi 5 mesi del 2020 (ventidue settimane lavorative) si determina un’assenza completa di attività produttiva per oltre 42 mila lavoratori, di cui oltre 1.000 in Cigs, 6.084 in Cigd, in Cigo 26.550 e nei Fondi di Solidarietà Fis) oltre 9.000. In base alle ore di CIG totali si sono perse 4.711.395 giornate lavorative.

I lavoratori parzialmente tutelati dalla Cig in questi 5 mesi, hanno già perso complessivamente nel loro reddito oltre 107 milioni di euro al netto delle tasse mentre ogni singolo lavoratore in Cig a zero ore ha visto ridursi il proprio reddito di oltre 2.500 euro al netto delle tasse. 
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