era in macchina poco intorno alle 23 di sera “senza comprovate esigenze lavorative".
Il tutto, come racconta l'avvocato D'Apote «nonostante noi avvocati fossimo nelle categorie protette: infatti avevo fatti tardi per esaminare ricorsi urgenti di clienti, situazioni delicate ecc. Ora come fa un finanziere a capire quali sono le mie esigenze lavorative non so: "lei gira a quest'ora?'" m'hanno chiesto, e seconda la pattuglia non "c'era nessuna necessità" di muoversi alle 23 da uno studio professionale.
«Ho fatto vedere loro tutti i fascicoli che avevo con me, tesserini, carte bollate, registri ecc, ma non c'è stato nulla da fare. Ora - chiude sorridendo - farò tutti i ricorsi possibili e non ho dubbi che il Prefetto cancellerà questa sanzione. Mi dispiace solo del tempo che la giustizia perderà, e con lei gli stessi finanzieri, a cui va ovviamente la mia gratitudine per il lavoroche svolgono ogni giorno. Ma, insomma, che si faccia chiarezza».
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