I Vescovi e i Sacerdoti continueranno a celebrare l’eucaristia a porte chiuse (cioè, senza la presenza dei fedeli). «Si consiglia - scrive Petrocchi - la partecipazione alla liturgia, anche se “a distanza”, attraverso i moderni mezzi della comunicazione sociale. Le chiese rimarranno aperte, ma si abbia la massima cura nel garantire il rispetto delle regole prudenziali emanate dall’Autorità civile e religiosa (universalmente note e pubblicate anche sul nostro sito diocesano): è fondamentale infatti che, in questi frangenti, gli edifici di culto mantengano la loro destinazione di luoghi di meditazione e di preghiera personale».
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