Coronavirus, all'Aquila 600 contagi in due mesi: in tutta l'area superata quota mille

Tamponi all'Aquila
di Stefano Dascoli
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Giovedì 29 Ottobre 2020, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 14:22

L'AQUILA - Il coronavirus non concede tregue. La situazione in città resta difficilissima. Ieri è stato battuto il record dei nuovi casi giornalieri: ben 68. Quello precedente risaliva al 24 ottobre, con 61. Del totale dei nuovi infetti ben 49 sono stati scovati a seguito del tracciamento dei contatti dei positivi già acclarati.

Questo da un lato conforta perché consente di identificare i focolai e circoscriverli, dall'altro testimonia ancora di più quanto sia elevata la circolazione del virus, soprattutto negli ambiti familiari. Con i numeri di ieri è stata superata quota mille malati di Covid in area aquilana dall'inizio dell'emergenza.

Se si tiene conto solo della città, sono 693 dal primo aprile, ma con un andamento che la dice lunga sulla situazione.

Al 1 ottobre il totale era di 122 positivi. Al 1 settembre solo 95. In sostanza in meno di due mesi ci sono stati quasi 600 contagi, con un aumento del 629,5 per cento.

Ieri sono emersi ulteriori casi anche in ambito scolastico, sebbene sia scattata la chiusura degli istituti superiori con il ricorso alla didattica a distanza.

Al liceo Scientifico Bafile altri tre. Uno, un collaboratore scolastico non residente in città, al Da Vinci-Colecchi: per il personale e gli studenti venuti in contatto è stata disposta una quarantena fino al prossimo 4 novembre.

Chiuso l'intero plesso (infanzia e primaria) a San Panfilo d'Ocre, dove si è avuta notizia di un bambino contagiato.

Vanno avanti anche le operazioni di sanificazione nella casa di assistenza per anziani Villa Sorriso, dove sono stati trovati positivi 18 ospiti e 5 operatori sanitari.

Al momento non si registrano ulteriori casi, ma l'ordinanza del sindaco, Marco Giusti, ha disposto l'immediata sostituzione del personale.

La relazione Asl, che ha avviato un'indagine sull'accaduto, servirà a capire quali altri provvedimenti andranno adottati.

Nel frattempo ieri si è riunita ancora l'Unità di crisi dell'Asl provinciale. Allo studio c'è un nuovo piano, che andrà concordato nei suoi vari passaggi con la Regione, per far fronte all'emergenza. Anche se va detto che nel panorama regionale l'azienda aquilana è quella che è riuscita, finora, a reperire il maggior numeri di posti letto Covid: oggi ce ne sono ben 135. E questo è stato riconosciuto anche nella riunione, l'ennesima, che si è svolta ieri.

L'input che arriva dalla Regione è quello di assumere personale il più possibile. Così come è possibile che nei prossimi giorni possano essere razionalizzati alcuni reparti per ottimizzare le risorse umane e far fronte alla grande ondata del Covid.

Qualche timore per i tamponi, che vengono esauriti molto rapidamente sulla base di forniture che ormai sono settimanali. Il ritmo è alto, stamattina dovrebbe essere disponibile ulteriore materiale necessario per le operazioni di controllo sulla popolazione.

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