I ricoveri balzano oltre quota 600: tutto l'Abruzzo rischia la zona rossa

I contagi balzano oltre quota 600: tutto l'Abruzzo ora rischia la zona rossa
di Stefano Dascoli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Febbraio 2021, 10:02 - Ultimo aggiornamento: 15:06

L’attesa è tutta rivolta a domani, alla consueta riunione della Cabina di regia nazionale. La Regione invierà oggi tutti i dati richiesti per il monitoraggio degli indicatori sull’epidemia di coronavirus. Esiste la possibilità, che al momento è difficilmente quantificabile, che l’intero Abruzzo possa finire in zona rossa se l’indice di trasmissione del contagio Rt dovesse superare 1.25 nel suo limite inferiore (l’ultimo era 1.16). L’incertezza è massima perché la Cabina di regia sconterà probabilmente anche il cambio di visione che viene da più parti invocato dopo l’insediamento del governo Draghi. Se dovesse prevalere la linea dei lockdown mirati, allora potrebbe essere considerata “sufficiente” la zona rossa già istituita da domenica nelle province di Chieti e Pescara, quelle dove è massima l’incidenza della variante inglese. Se, viceversa, resterà l’inquadramento su base regionale, il peggioramento degli indicatori – da valutare nella sua consistenza – potrebbe portare a un inasprimento complessivo delle restrizioni su tutto il territorio. Così come, peraltro, ieri ha auspicato il virologo Andrea Crisanti parlando proprio del caso abruzzese delle varianti.

Covid, Emilia muore a 53 anni. Il fratello: «E' stata sempre bene, poi è finita in coma con un tubo in gola»

Il bollettino giornaliero di ieri ha confermato il trend preoccupante delle ultime settimane. In particolare sul fronte delle cure: i ricoveri sono arrivati in totale a 615, dato mai così alto dalla metà di dicembre 2020, quando il trend era in calo dopo il picco di novembre. Una settimana fa erano 548, due settimane fa erano 474. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è arrivato al 33,3%, a fronte di una soglia di allarme pari al 30%. In particolare, in area medica ci sono 551 pazienti (+16 rispetto all’altro ieri): è occupato il 36,9% dei 1.491 posti letto disponibili (livello di allerta 40%). I nuovi contagi, invece, ieri sono stati 438, emersi dall’analisi di 4.732 tamponi molecolari: è risultato positivo il 9,26% dei campioni.

La percentuale dell’altro giorno era in linea: 8,55%.

Coronavirus, morta a Pescara mamma di 47 anni


Sei i decessi: il bilancio delle vittime sale a 1.588. I più recenti sono un 86enne di Santa Maria Imbaro, una 80enne di Avezzano, una 96enne e una 53enne di Chieti, un 88enne di Pescara, un 59enne di Teramo. Le zone più colpite sono ancora il Pescarese e il Chietino, attualmente in zona rossa anche a causa dell’alta incidenza della variante inglese (oltre il 60% dei casi): 161 nuovi positivi nella provincia di Pescara, 147 in quella di Chieti. Le località con più nuovi casi sono Pescara (76), Chieti (29), Lanciano (28) e Francavilla al Mare (21). Seguono Montesilvano (18), Penne e Roseto (15), Spoltore (13), Vasto (12), Avezzano (10). I positivi con meno di 19 anni sono 86: 11 in provincia dell’Aquila, 28 in provincia di Pescara, 36 in provincia di Chieti e 11 in provincia di Teramo. Gli attualmente positivi sono 12.207 (-97) e i guariti 35.434 (+529). Nelle ultime ore sono stati eseguiti anche 5.087 test antigenici.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA