Coronavirus. in Abruzzo raddoppiati i ricoveri in terapia intensiva

Coronavirus. in Abruzzo raddoppiati i ricoveri in terapia intensiva
di Stefano Dascoli
3 Minuti di Lettura
Martedì 20 Ottobre 2020, 08:49

Cresce il tasso di positività al coronavirus in Abruzzo. Ieri alla luce di una consistente riduzione del numero dei tamponi esaminati, 2.176 dai 3.718 del giorno precedente, sono stati scovati 159 nuovi casi, con una percentuale, dunque, del 7,3 per cento. Ieri era stata del 5,9. Il totale regionale dei pazienti affetti da Covid-19 sale a 6.353. Gli attualmente positivi al virus arrivano a quota 2.669. Quasi triplicati, nel giro di due settimane, i ricoveri: lunedì 5 ottobre in ospedale c'erano 79 persone, oggi ce ne sono 210 (+27 rispetto all'altro ieri). Del totale di ieri, 197 persone sono ricoverate in terapia non intensiva e 13 in terapia intensiva (invariato, ma quattordici giorni fa erano sette).

I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 37: 18 in provincia dell'Aquila, due in provincia di Pescara, tre in provincia di Chieti e 14 in provincia di Teramo. Non si registrano decessi: il bilancio delle vittime è fermo a 494. Dei nuovi casi - 85 sono riferiti a tracciamenti di focolai già noti - 80 riguardano la provincia dell'Aquila, 55 quella di Teramo, otto il Pescarese, otto il Chietino e tre pazienti residenti fuori regione, mentre per cinque sono in corso verifiche sulla provenienza. Tra le località con più casi vi sono L'Aquila (30), Avezzano (15), Montorio al Vomano (14), Bellante (8), Teramo e Celano (7), Pescara (6), Isola del Gran Sasso (5). Con i nuovi casi emersi nelle ultime ore, la provincia dell'Aquila, con 1.367 persone colpite dal Covid-19 dall'inizio dell'emergenza, sale al secondo posto della classifica abruzzese e supera il Chietino (1.347).

A metà agosto i casi nell'Aquilano, territorio rimasto sempre in ultima posizione, erano meno di 300, ma nel giro di due mesi c'è stata una rapida impennata. Prima il focolaio estivo in Valle Peligna, poi la ripresa della circolazione del virus sul territorio e, in particolare, nelle aree interne, ora il focolaio nella Marsica e, soprattutto, quello nel capoluogo di regione: il risultato è che il territorio provinciale, quello che per mesi, nella fase primaverile dell'emergenza, aveva fatto registrare i numeri più bassi, oggi è una delle aree che preoccupano di più gli esperti. In testa, per numero complessivo di casi, 2.204, resta la provincia di Pescara, territorio considerato, nella fase primaverile, il più colpito del centro Sud Italia in relazione al numero degli abitanti; nelle ultime settimane, però, la crescita registrata nel Pescarese è tutto sommato contenuta. Dopo l'Aquilano ci sono il Chietino (1.347 casi) e il Teramano (1.333). Anche la provincia di Teramo sta facendo registrare una crescita rapida: a metà agosto i casi complessivi erano la metà.

Ieri la notizia di un focolaio a Montorio, con 47 casi su 8 mila abitanti, ma il sindaco Fabio Altitonante ha sottolineato che il tracciamento ha funzionato. La Regione pensa comunque a ulteriori restrizioni.

Polemiche, intanto, sul nuovo decreto del premier Giuseppe Conte. Ieri il governatore, Marco Marsilio, ha detto di non essere soddisfatto, innanzitutto per una questione di metodo». «Abbiamo passato tutto il sabato e la domenica a fare più confronti. sia tra le Regioni che tra Regioni e Governo - ha detto Marsilio - ci era stato garantito fin dall'inizio di questa nuova discussione che il metodo sarebbe stato differente rispetto all'ultima volta, ma dopo tante promesse quando ha finalmente tirato fuori un pezzo di carta il Governo non ci ha messo nella condizione di poterlo discutere. Ci sono argomenti che le Regioni hanno posto salvo poi scoprire che ve ne erano diversi altri che poi il Governo ha tirato fuori che riguardavano le Regioni e gli enti locali». Tra queste proprio la decisione di delegare anche ai Comuni, salvo poi evitare ogni riferimento diretto ai sindaci nel decreto pubblicato, di chiudere eventuali vie o piazze. «Un'idea balzana» ha detto Marsilio. Stefano Dascoli

© RIPRODUZIONE RISERVATA