Coronavirus, in Abruzzo crescono i malati gravi: emergenza Terapie intensive

Coronavirus, in Abruzzo crescono i malati gravi: emergenza Terapie intensive
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Mercoledì 17 Febbraio 2021, 08:49

Coronavirus, preoccupa in Abruzzo, l’improvvisa impennata dei ricoveri in terapia intensiva: ieri il bollettino diffuso dall’assessorato alla Sanità della Regione ne ha evidenziati ben 11 in più in una sola giornata, con il totale che è arrivato a 64 e la percentuale di occupazione dei posti letto al 33,86%, superando la soglia critica del 30% e raggiungendo valori analoghi a quelli della prima metà di dicembre, quando infuriava la seconda ondata.

La situazione, in regione, resta delicatissima, soprattutto per quanto continua ad accadere sulla costa e in particolare tra le province di Pescara e Chieti. Ieri nel Pescarese si è registrato il 66,7% del totale dei contagi di tutta la regione: ben 329 su 493. In provincia di Chieti sono stati 112. I due territori sono in zona rossa da domenica soprattutto a causa della variante inglese che, si stima, è arrivata ormai al 65% del totale dei nuovi casi, incidenza più alta in Italia, almeno stando ai dati finora a disposizione.

Un quadro che ben fotografa una regione spaccata a metà tra le province in lockdown e quelle, L'Aquila e Teramo, che sono tornate in fascia arancione, ma che potrebbero subire gli effetti del peggioramento nell'area metropolitana costiera. Non è peregrina, infatti, l'ipotesi che la cabina di regia nazionale che si riunirà venerdì possa inasprire ulteriormente le restrizioni su tutto il territorio regionale anche se al momento gli indicatori provinciali di L'Aquila e Teramo non sono da zona rossa, anzi. Anche a livello locale, però, ci sono componenti politiche che spingono affinché si arrivi a un blocco totale, anche alla luce di una campagna vaccinale che per ora fa registrare numeri ancora tiepidi con 45.654 dosi ufficialmente somministrate sulle 63.130 fornite complessivamente ad oggi. 

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