Coronavirus, in Abruzzo stop limitazioni su jogging, sport e seconde case: ecco l'elenco dei divieti caduti

La conferenza stampa di Marsilio
di Stefano Dascoli
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Venerdì 1 Maggio 2020, 11:03
L'AQUILA - Potrebbe essere solo un antipasto rispetto a quanto potrebbe accadere nei prossimi giorni. L’Abruzzo passa dalle parole ai fatti con un’ordinanza firmata ieri (leggi il provvedimento) dal governatore Marco Marsilio che allenta una serie di restrizioni, alcune delle quali confermate anche di recente dall’ultimo decreto Conte, quello che avvia la “fase 2” dal 4 maggio, dopo la chiusura pressoché totale per il coronavirus.

Dopo giorni in cui la Regione si è posta alla guida di un manipolo consistente di amministrazioni che chiedono al governo di poter decidere con maggiore autonomia quali sono le attività da riavviare, l’Abruzzo lancia un segnale che è anche politico nel bel mezzo della trattativa, anche serrata, con l’esecutivo nazionale.

Da ieri via libera in regione alla toelettatura degli animali di compagnia, alle attività motorie su tutto il territorio comunale, a quelle di pesca, alle passeggiate a cavallo, all’allenamento e all’addestramento di cani, al taglio dei boschi e alla raccolta della legna, al cibo da asporto anche con servizio “Drive” (direttamente dall’auto), alla possibilità di raggiungere le seconde case, in regione, per fare manutenzione, a viaggiare su auto e moto in due se si risiede nella stessa abitazione.

Non solo: per la festa della mamma, domenica 10 maggio, il presidente ha già annunciato che emanerà un’ordinanza che consentirà l’apertura dei fiorai e dei vivai. Ovviamente tutto ciò avrà un prezzo, quello del rispetto delle misure finalizzate al contenimento del virus, su tutte il mantenimento del distanziamento sociale. Il provvedimento sarà in vigore fino al prossimo 17 maggio.

E ancora: con l'ordinanza 52 (leggi il provvedimento) via libera anche ad alcune attività sportive: allenamenti esercitati individualmente e con il rispetto dei dispositivi di protezione per trekking, parapendio in singolo, ciclismo, (bicicletta e mountain bike), bocce, canottaggio individuale, canoa kayak individuale, windsurf, barca a vela, atletica leggera svolta in forma individuale, golf, sport rotellistici, pesca sportiva di superficie e subacquea, sport equestri non di squadra, tennis singolo, tennis a volo singolo e badminton singolo, tiro con l’arco, tiro a segno, tiro sportivo con armi da fuoco lunghe e corte, da lancio, aria compressa (tiro al volo, tiro al piattello, tiro dinamico e statico) praticato nei campi da tiro, tiro sportivo da caccia (tiro di campagna, english traing sport, tiro a palla, tiro con l’arco da caccia, field target), sport motociclistico, go kart, arrampicata in falesia o esterno – purché siano mantenute le distanze di sicurezza tra l’arrampicatore ed il compagno di sicura.

Ovviamente questo è solo il primo passo. Il grosso riguarda tutti quei settori che il decreto vorrebbe riaprissero non prima del 18 maggio e fino al prossimo 1 giugno. Da giorni autorevoli esponenti del governo regionale ipotizzano il ricorso a ordinanze ad hoc per anticipare le ripartenze. A livello nazionale il fronte dei governatori in pressing sul ministro Boccia è piuttosto ampio. L’interlocuzione è andata avanti anche ieri, in videoconferenza. Si è giunti a una sostanziale tregua.

L’esecutivo si è impegnato a emanare una circolare che chiarisca come monitorare l’andamento dell’epidemia. Nella settimana che va dal quattro all’11 maggio ci sarà un primo bilancio della situazione e non è escluso, almeno così hanno sostenuto i ministri Boccia e Speranza, che si possa arrivare a riaperture anticipate nei diversi territori.

Marsilio poi illustrato ieri l’iniziativa che prevede la consegna direttamente a casa, nella cassetta postale, di una busta che contiene due mascherine per ogni famiglia. Il progetto è portato avanti grazie un accordo con Poste Italiane che effettuerà la consegna gratuitamente di 1,5 milioni di pezzi, debitamente impostati nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza.

Marsilio ha detto che sono già stati “pizzicati” i primi sciacalli intenti a rubare le mascherine. Il governatore ha poi illustrato la situazione relativa al “bonus famiglia”. Le domande arrivate alla scadenza del bando sono state circa 18 mila. La giunta ha deciso di attribuire il massimo del contributo, ovvero mille, alle prime due fasce di priorità: i nuclei familiari con persone disabili gravi e quelli con almeno tre figli. Si provvederà poi a finanziare anche la terza fascia, quella con le famiglie con due figli a carico, probabilmente con un importo minore, intorno a 700-800 euro.

Questo dovrebbe esaurire finanziamenti, 5 milioni di euro in totale, a favore di circa 6.500 famiglie. Marsilio ha detto che si proverà a rifinanziare il progetto. Nelle prossime ore l’accredito arriverà direttamente sui conti correnti dei cittadini.

Infine sempre sul fronte della ripartenza, ieri gli assessori Mauro Febbo e Nicola Campitelli hanno incontrato sindaci e Balneatori. Un primo confronto significativo che ha prodotto la richiesta al governo di chiarire se l’obiettivo del 1 giugno per la riapertura degli stabilimenti è concreto o meno.

Sono stati sviscerati tutti gli aspetti, comprese le criticità relative al salvataggio (i bagnini dovranno avere dispositivi di protezione) e alla gestione delle spiagge libere. «Su un punto siamo tutti d’accordo - ha detto Febbo -: vogliamo ripartire il 1 giugno, ma in piena sicurezza, senza fughe in avanti». Nel frattempo vanno avanti testo sull’App che permetterà ai clienti di prenotare la casa ombrellone, ristorante e altri servizi. Già sono in corso simulazioni. 
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