Caro bollette, colletta da 150mila euro per Riccardo attaccato alle macchine. E il ragazzo viene portato in pellegrinaggio da Padre Pio

Caro bollette, colletta per Riccardo attaccato alle macchine. E il ragazzo viene portato in pellegrinaggio dalle reliquie di Padre Pio
di Floriana Bucci
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Venerdì 21 Ottobre 2022, 08:44

Percorrere la strada della fede non è stato facile. Per portare il suo Riccardo dalla loro casa di Montesilvano alla Basilica della Madonna dei Sette Dolori a Pescara, dove sono esposte le reliquie di San Padre Pio, mamma Barbara ha superato difficoltà enormi. Ma ce l'ha fatta. Due braccia forti per portare Riccardo fuori di casa, ambulanza della Croce Azzurra di Lanciano fino a via Adige e poi strada parco e via del Santuario.

Riccardo, diciotto anni dei quali gli ultimi due vissuti attaccato a macchine salvavita, sulla sua carrozzina basculante e accanto a lui la sua mamma, il suo amico di mare Lorenzo, i nonni materni arrivati da Milano, tre preziose presenze femminili e Claudio Ferrante determinato, come le carrozzine del nome della sua associazione, a esserci in quella che sembrava un'impresa possibile ma di grande impatto emotivo. Quattro chilometri a piedi. Nonostante il caldo, il traffico e le barriere architettoniche. Un lavoro di squadra perfettamente riuscito. Con Ferrante e una pattuglia dei vigili urbani impegnati a verificare le condizioni del marciapiedi e Manuel e Gianni, angeli della Croce Azzurra di Lanciano, ad affiancare Riccardo dall'ambulanza ma pronti a scendere nelle soste necessarie a mamma Barbara per attivare l'aspiratore con il quale vive il suo ragazzo. Più di tre ore di cammino dell'amore. Tutti sereni. Nessuno che avvertisse la stanchezza. Nemmeno i nonni di Riccardo.

Mano nella mano, hanno seguito il piccolo corteo e quel nipote che era un fiore. Non ci credono ancora. L'intervento al cuore era riuscito. Poi la tragedia. Adesso non hanno più lacrime. All'arrivo del gruppo la Basilica è affollata di fedeli. Per Riccardo c'è un posto davanti all'altare. Mamma Barbara e gli angeli azzurri collegano la macchina del ragazzo alla rete elettrica della chiesa. I frati gli portano la benedizione di Padre Pio.

La folla dei fedeli si commuove. Mamma Barbara piange ma le sue sono lacrime di gioia. E' andato tutto bene. Il ritorno a casa è in ambulanza. Solo la forza di una mamma disperata ha potuto fare tanto. A quanti, nei giorni scorsi avevano cercato di farla desistere magari decidendo di portare Riccardo da Padre Pio in ambulanza, mamma Barbara rispondeva che era una cosa che sentiva di fare.

Un gesto dettato dal cuore e dalla fede. Ben consapevole dei rischi, la devozione al Santo di Pietrelcina, che lei e Riccardo hanno tante volte pregato nei giardini di Padre Pio a Biassono in Brianza, ha vinto su tutto. Mamma Barbara sperava che in quello che ha chiamato il Cammino dell'amore, accanto a Riccardo ci fossero tanti giovani. Un modo per invitarli a riflettere sul valore della vita. E capire quanto sia importante non sprecarla. Ma i giovani non c'erano. Per lei impossibile arrendersi. Per la scienza Riccardo è in stato neurovegetativo. Per la sua mamma è il suo bambino da accudire e coccolare con amore infinito.

Il dramma di Riccardo nei giorni scorsi è arrivato nelle case degli italiani e ha suscitato una solidarietà che era difficile prevedere. Grazie all'associazione 1Caffè onlus in pochi giorni sono stati raccolti circa 150 mila euro. La stima non è ancora ufficiale, ma di certo è qualcosa di straordinario. Mamma Barbara è commossa. La destinazione dei fondi sarà decisa con l'associazione ma lei ha un sogno: eliminare le barriere architettoniche e realizzare nella loro casa un ascensore che possa contenere la carrozzina basculante di Riccardo. Perché ieri portare fuori di casa non è stato affatto facile. «Oggi è stato un giorno speciale. Barbara ci ha dato una lezione di vita che non dimenticherò mai». E se a dirlo è Claudio Ferrante c'è da crederci.

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