Ateneo, posti di lavoro bluff
spuntano altri truffati

Ateneo, posti di lavoro bluff spuntano altri truffati
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Lunedì 17 Novembre 2014, 09:03
CHIETI Si allarga la maxi-inchiesta per i posti di lavoro fantasma promessi, in cambio di soldi, all’università d’Annunzio e perfino in un istituto del Vaticano. I timori dei carabinieri si stanno trasformando in certezze con il passare delle ore: i truffati non sarebbero solo i sedici padri e madri di famiglia che hanno già presentato denuncia e fatto arrestare cinque ortonesi con le pesanti accuse di millantato credito, sostituzione di persona, falso in scrittura privata e truffa. Si stanno accumulando, infatti, le segnalazioni (tutte da verificare) di altre persone che sono state avvicinate dagli indagati, i quali millantavano conoscenze importanti all’interno dell’ateneo teatino e non solo. Così, dopo la pubblicazione sui giornali del clamoroso caso giudiziario e delle foto degli arrestati, il cerchio delle vittime si allarga. I carabinieri, infatti, hanno ricevuto nuove segnalazioni: già nelle prossime ore potrebbero essere formalizzate altre denunce. D’altronde lo stesso comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Luciano Calabrò, in conferenza stampa aveva sottolineato che ciò che è stato scoperto finora è solo «la punta dell’iceberg».

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