Assalto alla villa di Angelo De Cesare: colpo da 250mila euro. L'imprenditore: «Credevo di vivere in un bunker inespugnabile»

Assalto alla villa di Angelo De Cesare: colpo da 250mila euro. L'imprenditore: «Credevo di vivere in un bunker, è inspiegabile»
di Alfredo D'Alessandro
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 21 Luglio 2021, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 09:27

E’ un doppio, clamoroso furto, quello commesso la notte scorsa ai danni del noto imprenditore edile Angelo De Cesare: il bottino, ingente, è di almeno 250.000 euro fra auto, gioielli, denaro e orologi di prestigio. I ladri hanno sorpreso nel sono l’imprenditore, la moglie Fausta Mattoscio e il figlio Paolo, vice sindaco di Chieti, tutti nella villa di Francavilla al Mare in via Cristoforo Colombo e non sembra sia stato usato narcotico. I malviventi erano almeno due, ma probabilmente il gruppo è più numeroso, volto coperto, veri professionisti, forse gli stessi che hanno commesso furti analoghi nella città rivierasca ma anche nel capoluogo teatino in tempi recenti.

L'opera di Banksy rubata al Bataclan sarà esposta a Palazzo Farnese il 14 luglio, festa nazionale francese

Per entrare nella villa dei De Cesare, che non ha un impianto di allarme ma di fatto è blindata in ogni accesso, hanno forzato una persiana blindata (una sorta di porta finestra) pian terreno della villa, altezza giardino, quindi hanno aperto la finestra e una volta dentro, hanno rubato le chiavi e l’auto dell’imprenditore, una Mercedes Classe S, valore 80mila euro, acquistata due settimane fa, la Audi Allroad della moglie, i gioielli contenuti in una borsa, un orologio Bulgari, denaro contante, un piccolo forziere di argento antico, e tutte le chiavi delle diverse abitazioni della famiglia, fra le quali i due ville e otto appartamenti in vendita a Francavilla. Con la carta d’identità rubata ad Angelo De Cesare i ladri sono risaliti all’abitazione di Chieti, che hanno aperto con le chiavi disattivando così anche l’allarme. E da dove hanno portato via due orologi molto costosi, un Rolex e Patek Philippe.

Il documento di identità e le chiavi delle altre proprietà immobiliari, fra le quali una villa a Ripa Teatina, sono stati abbandonati lungo la gradinata.

I ladri tentano il blitz nella galleria d'arte, i vigilantes sventano il furto

 Il primo colpo è avvenuto fra le 2 e le 5: L’imprenditore si è svegliato alle 4.35 ed ha subito notato che la porta della stanza a letto era aperta, poi è bastato un giro in casa per scoprire anche anche altre due stanze a soqquadro. A quel punto ha dato l’allarme ai carabinieri che, con il figlio Federico, avvocato, (che non era in casa) hanno dovuto letteralmente liberare i De Cesare che erano rimasti bloccati nella villa dal momento che i ladri hanno portato via anche quelle chiavi. Un colpo evidentemente studiato, sicuramente non casuale, messo a segno da mani esperte: i ladri hanno agito a volto coperto, indossando i guanti e non hanno praticamente lasciato effrazioni se non di minino impatto. Probabilmente studiavano il colpo da tempo e tenevano d’occhio la villa. Le immagini delle telecamere di alcune abitazioni vicine mostrano due persone nel momento in cui saltano nel giardino della villa: indagano i carabinieri, per i rilievi è intervenuta la polizia Scientifica. «Sono scosso, privato, stanco, avvilito, mortificato - si sfoga De Cesare - ero certo di stare in un bunker, con persiane blindate, è inspiegabile come abbiano fatto ad entrare, hanno aperto una persiana blindata in acciaio. E’ una cosa molto brutta - aggiunge De Cesare - è incredibile quello che è successo pensavo fosse un fortino inespugnabile». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA