L'allievo di Niko Romito miglior chef dell'anno in Malesia: Stefano Maria La Penna esalta la cucina italiana

Il cuoco: «Dopo il diploma in ragioneria turistica, ho deciso di trasformare questo interesse in un lavoro, ma prima avevo bisogno di formarmi»

L'allievo di Niko Romito miglior chef dell'anno in Malesia: Stefano Maria La Penna esalta la cucina italiana
di Francesca Piccioli
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Sabato 3 Giugno 2023, 10:19

Da Chieti a Kuala Lumpur, dopo aver lavorato nelle cucine di noti ristoranti italiani e francesi e anche alle Bahamas, partendo dalla scuola di Castel di Sangro, in provincia dell'Aquila, dello chef tre stelle Michelin Niko Romito. Cuoco con la passione per i viaggi e le culture del mondo, Stefano Maria La Penna ha 28 anni, vive e lavora in Malesia, da dove, tra un servizio e l’altro, a otto ore di fuso dall’Italia, racconta la sua esperienza. Nel paese del sud est asiatico, conosciuto per le spiagge, le foreste pluviali e l’unione delle culture malese, cinese, indiana ed europea, chef La Penna lavora, da circa un anno, nel ristorante italiano Natalina di Kuala Lumpur, indirizzo apprezzato, gestito dalla compagnia internazionale Cinnamon group. È qui che è stato premiato come miglior chef dell’anno per la cucina occidentale e italiana.


«Fin da bambino, grazie alle mie nonne, ho sempre avuto una passione per la cucina – racconta Stefano Maria La Penna –. Dopo il diploma in ragioneria turistica, ho deciso di trasformare questo interesse in un lavoro, ma prima avevo bisogno di formarmi». Comincia così all’Accademia di cucina di Niko Romito a Castel di Sangro il suo percorso di studio. «All’epoca si trattava del quinto corso di formazione di cucina professionale. Quella a Casadonna è stara un’esperienza meravigliosa che consiglio a tutte quelle persone che come me erano estranee a questo mondo. Con Niko – dice - ho avuto la fortuna di apprendere dalle basi e alle migliori tecniche di cucina, ma anche e soprattutto di relazionarmi con un ambiente e persone stimolanti, di conoscere e sperimentare una grande varietà di materie prime e valorizzare le tradizioni, senza trascurare l’importanza della salubrità dei cibi». Terminata la scuola è il momento di costruire e se molti compagni di corso scelgono di avviare attività in proprio, Stefano Maria La Penna decide «per avere un bagaglio personale più ampio» di confrontarsi con le realtà di hotellery, tra cui il Cipriani a Montecarlo. «Ho anche lavorato a Valmorel, Maribel, Chamonix per una compagnia francese di resort di lusso, dove come sous chef ho gestito brigate in diverse località in Francia per poi trasferirmi sull’isola di San Salvador in Bahamas, dove sono rimasto per quasi due anni. Ora – racconta il cuoco di Chieti - mi trovo in Malaysia, come chef in un ristorante italiano, dove ho avuto il privilegio di essere premiato come Best Chef of the year. Questo riconoscimento è per me uno stimolo a studiare e lavorare». Non sa dove lo porteranno le scelte professionali future, ma di una cosa è certo: vuole continuare ad esaltare la cucina italiana all’estero. A partire da un ottimo piatto di spaghetti al pomodoro «che non è solo un cibo, ma il simbolo dell’identità culturale di un paese».
 

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