Adozione, cercano i figli e lanciano post su Facebook: «Vi vogliamo bene»

Adozione, cercano i figli e lanciano post su Fb: «Vi vogliamo bene»
di Rosalba Emiliozzi
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Sabato 17 Settembre 2022, 10:02 - Ultimo aggiornamento: 10:04

In questi giorni una mamma e una papà del Chietino - Pierino e Gabriella - stanno usando Facebook per ritrovare e riabbracciare, anche solo per un’ora, i loro due bambini, oggi quasi adolescenti. L’appello strappa il cuore: «Ciao C. e A., cari figli miei, c’è la vostra mamma che vi sta cercando disperatamente perché vuole che voi torniate a casa, vi sta cercando la vostra mamma che c’è sempre, se leggete questo messaggio, per favore chiamatemi a questo numero 3711526558, chiamatemi, la mamma vi sta cercando». Fb è l’ultima spiaggia per loro, l’ultimo posto dove cercarli. Le hanno provate tutte, si sono anche rivolti con una lettera prima a Papa Francesco, poi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’unico che ha risposto con un biglietto di vicinanza e l’aggiunta: «Non possiamo fare nulla». I genitori hanno provato, più volte, a rivedere i due bambini, tolti alla famiglia dieci anni fa, sempre senza successo. «Anche l’ultimo ricorso al Tribunale dei Minori è stato respinto» dice il loro avvocato Rossella Gasbarri di Pescara.

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I FRATELLINI I due fratellini, un maschietto di 15 anni e una bambina di 12, sono stati dichiarati adottabili e potrebbero ormai vivere in una nuova famiglia. «I genitori non sanno più nulla di loro dal 2017, quando li hanno visti per l’ultima volta in una comunità - dice il loro legale - Oggi sono disperati. Vorrebbero solo poterli vedere, sapere se stanno bene, stare un po’ con loro». Difficilissimo, per non impossibile, però, avere informazioni sul mondo di due ragazzini dichiarati adottabili. È la legge che fa da schermo per proteggere i minori, la loro crescita armonica e la nuova famiglia che si è creata nel frattempo. Eppure questi due genitori, rimasti senza i loro figli, non sanno darci pace. Il papà lavora come operaio, ha un reddito dignitoso e tanto amore da dare, la mamma ha una casa in proprietà dove prima vivevano tutti insieme. «Non abbiamo mai fatto mancare nulla ai nostri figli» dicono e rivolti ai ragazzini ribadiscono: «Sappiate che vi vogliamo molto bene e non abbiamo mai smesso di cercarvi».

Vogliono che sul web resti qualche traccia del loro affetto, come un biglietto infilato in una bottiglia gettata nel mare della rete internet.

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La vicenda è esplosa 10 anni fa da un contesto familiare litigioso e attenzionato dai servizi sociali, che portò pian piano all’allontanamento dei due bambini dalla casa coniugale. Vicenda che si è complicata irreversibilmente nel 2015 quando tra i disegni della bambina spuntò un uomo, quello che la piccola chiamava «Leonardo, l’amico di papà», che forse poteva far sospettare un contesto familiare degradato. «Un disegno falsificato, Leonardo non è mai esistito» ha sempre detto la mamma. «Anche i servizi sociali dissero che quell’uomo era inventato, frutto della fantasia della bambina - spiega l’avvocato - eppure si andò avanti con il procedimento di adozione, poi diventato definitivo. Una decisione che abbiamo sempre contestato perché i due genitori, con il supporto dei servizi sociali, sono capaci di occuparsi dei figli. Il padre lavora, la madre ha dimostrato in questi anni di superare le proprie criticità. Chiedono solo di avere un contatto». E sperano che da Fb qualcuno risponda.
 

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