Bullismo, chiedevano il pizzo ai compagni di scuola: arrestati due studenti

Bullismo, chiedevano il pizzo ai compagni di scuola: arrestati due studenti
di Sonia Paglia
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Mercoledì 14 Novembre 2018, 09:16
Estorcevano denaro ad altri studenti, imponendo il silenzio, intimorendoli, che se non avessero aderito alle loro richieste, li avrebbero picchiati. I carabinieri di Castel di Sangro, su disposizione del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, nei confronti di due minorenni, residenti a Salerno e a Foggia. I due studenti, sarebbero responsabili del reato di estorsione, avvenuto all’interno di un istituto scolastico, situato in Alto Sangro.

Le indagini di polizia giudiziaria sono iniziate nel mese di settembre. La presenza dei militari dell’Arma nelle scuole, ha fatto si che alcuni di loro, trovassero il coraggio di denunciare gli episodi di bullismo dei quali erano vittime, fornendo agli inquirenti, indizi utili all’individuazione dei responsabili. Una delle vittime, come racconta la madre, di fronte al rifiuto di consegnare la somma, sarebbe stata anche aggredita. Nell’ambiente scolastico, si viveva in un contesto di spavento e di costrizione all’omertà, tipico della malavita.

Il modus operandi della baby gang, alquanto collaudata e dedita alla richiesta di pizzo, era quello di avvicinare quotidianamente gli studenti, con minacce e ripetuti atteggiamenti vessatori. Estorceva cosi, piccole somme di denaro. Complice, anche un altro ragazzo maggiorenne, residente in Campania. Per lui è scattata una denuncia alla Procura della Repubblica di Sulmona. Le misure sono state emesse dal Gip del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, su richiesta dell’omonima Procura, che ha concordato pienamente con l’attività investigativa, svolta dai militari della Compagnia castellana, agli ordini del capitano, Domenico Fiorini. Ai due giovani estorsori, i carabinieri della stazione di Roccaraso insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile CC sangrino, hanno notificati gli atti, con l’obbligo di permanere nel loro domicilio. La dirigenza della Scuola che frequentavano i due minorenni, invece, ha provveduto, inevitabilmente, all’espulsione.
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