Un cerotto può aiutare
nella lotta al virus Ebola

Un cerotto può aiutare nella lotta al virus Ebola
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Venerdì 24 Ottobre 2014, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 08:34
TERAMO Contro l’emergenza del momento, il virus Ebola, un professore teramano mette a disposizione un cerotto attivo a distanza per controllare la febbre, in linea teorica molto utile negli aeroporti o nei grandi spazi affollati. Il cattedratico dell’università Tor Vergata di Roma, ma originario di Notaresco, Gaetano Marrocco (foto), ha scritto una lettera al Ministero della Salute per ottenere un incontro ed esporre il dispositivo che, a suo dire, potrà essere in dotazione presso istituzioni e industrie. Il cerotto, messo a punto dal suo team capitolino per gestire emergenze come l’ebola, misura la febbre a distanza e trasmette i dati a distanza.

È trasparente, resistente all’acqua e ha un sensore di temperatura, un’antenna che trasmette i dati e un microchip. Il suo funzionamento non è attivato dalla batteria. «Il dispositivo, nato da una tesi di laurea -spiega Marrocco- è ancora in fase di sperimentazione, ma siamo pronti a metterlo a disposizione della collettività, speriamo di avere risposte presto».
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