Cavalli al riparo dalla bufera nella chiesa, per i giudici non è vilipendio della religione

Cavalli al riparo dalla bufera nella chiesa, per i giudici non è vilipendio della religione
1 Minuto di Lettura
Martedì 1 Ottobre 2019, 10:13
 Avevano spinto con il muso la porta d’ingresso della chiesetta, trovandosi al cospetto dell’icona della Vergine. Una sosta breve perdonata nel tempo dalla chiesa e soprattutto dalla giustizia penale. Con la formula “perchè il fatto non sussiste”, la Corte d’Appello dell’Aquila, ha assolto una coppia di svizzeri, finiti sotto processo per vilipendio alla religione cattolica e danneggiamento, avendo fatto riparare i due loro cavalli all’interno del luogo di culto.

Era la notte del 12 settembre del 2014 quando i due escursionisti svizzeri, da tempo innamorati delle vette abruzzesi, non esitarono a trovare riparo da una improvvisa bufera di neve all’interno della chiesetta “Madonna della Neve” a Campo Imperatore, a quota 2200 metri, costruita nel 1934, restaurata nel 1992 dagli Alpini della sezione Abruzzi e benedetta il 20 giugno 1993 dall’allora pontefice, oggi santo, Giovanni Paolo II. Una scelta singolare che aveva portato alcuni presenti ad invitare gli escursionisti a portare fuori gli animali, rimasti all’interno dell’aula liturgica per quasi un’ora. La coppia di turisti si era giustificata dicendo che i loro cavalli erano pur sempre creature di Dio. A rimboccarsi le maniche per ripulire l’ambiente gli alpini che avevano poi segnalato la singolare visita, allo stesso parroco di Assergi ed ai carabinieri della locale stazione che avevano fatto la relativa segnalazione alla Procura della Repubblica con l’avvio dell’inchiesta conclusasi definitivamente ieri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA