Castel Del Monte, sold-out la due giorni de "La Notte delle Streghe"

Nella foto una scena dello spettacolo de "La NOtte delle Streghe" a Castel del Monte
di Marcello Ianni
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Martedì 20 Agosto 2019, 13:02
Scope e cappelli appesi in tutto il paese ma soprattutto loro, le streghe hanno regalato una due giorni da brividi e ‘sold out’. Ha avuto un ottimo successo di pubblico (15 mila circa le presenze registrate tra il 17 ed il 18 agosto) nel  borgo medioevale di Castel del Monte a circa 43 chilometri dall’Aquila, la tradizionale ‘Notte delle Streghe’. Sotto i caratteristici "sporti" (i numerosi archi presenti nel centro storico) si è respirato il profumo di streghe, grazie agli anziani, ai giovani, alle donne residenti ma anche gli emigranti, tornati per le vacanze dalla Francia ma soprattutto dal Belgio che da attori ormai non più improvvisati, sono riusciti a catturare l’attenzione dei presenti (più di 5 mila spettatori complessivi) nello spettacolo itinerante di circa due ore per ogni scaglione di visitatori, tra le mura storiche del paese. Il tutto grazie alla lungimiranza del sindaco castellano, Luciano Mucciante e dell’Associazione ‘La Notte delle Streghe’ rappresentata da Stefano Coletta, Matteo Mucciante e Antonio Aromatario. "Qui un tempo non lontano si credeva alle streghe, e ce ne sono che ci credono ancora. Quando una creatura si ammalava e il medico non ci capiva nulla e non c'era medicina per guarirla, subito si sospettava che le streghe di notte se la succhiavano. E stupidamente si credeva che le streghe entravano nella casa dal buco della chiave o dal tetto. I parenti, gli amici e i vicini, tenevano subito consiglio, e si deliberava che bisognava fare il giro del paese di notte e passare sotto sette sporti. Il giro si faceva verso la mezzanotte quando le vie erano deserte, e la comare del battesimo doveva portare in braccio la creatura seguita da altre donne tutte in silenzio e, se pure si incontrava qualcuno non si doveva fare una parola, con tutto questo credevano di allontanare le streghe e far guarire la creatura. Si faceva anche in altro modo, si vegliava la creatura per otto o dieci notti, nell'ultima notte anche ad ora tarda si prendevano panni della creatura, si andava fuori dal paese dove due strade si incrociavano, e li si mettevano i panni sopra un pezzo di legno, si battevano fortemente e poi si bruciavano. Qualche volta capitava che la creatura si guariva, e si rafforzava la credenza nelle streghe...". Testo liberamente tratto da "Se ascoltar vi piace. Dai Quaderni di Francesco Giuliani", Lindau, Torino 1992.
L'iniziativa culturale rappresenta ogni anno un'importante occasione per tramandare aspetti e fatti legati alla tradizione e alla storia del nostro paese, finora trasmessi soltanto verbalmente attraverso i racconti delle nostre nonne. La particolarità del progetto è di far interagire il pubblico con i teatranti, ogni anno, tale modalità si dimostra molto apprezzata, per questo attraverso l'itinerario non è la scenografia a muoversi, ma lo spettatore che fisicamente attraversa le scene vivendo così le suggestive emozioni trasmesse dalle storie rappresentate nei luoghi della memoria. L’occasione dell’evento ben riuscito è stato anche quello di far conoscere ai visitatori il mercatino delle streghe, le degustazioni dei prodotti tipici locali, spettacoli d'intrattenimento. L’evento culturale ha visto impegnati i carabinieri di Castel del Monte e di Calascio, diretti dal maresciallo Massimo Gentile e Giovanni Casilli che hanno garantito in maniera impeccabile che tutto si svolgesse senza problemi sotto l’aspetto dell’ordine e la sicurezza pubblica, garantito anche dalla massiccia presenza di volontari della Croce Rossa muniti anche di defibrillatori che hanno seguito i numerosi tour itineranti organizzati. Quest’anno presenti anche i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Alba Adriatica.  
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