L'Inps eroga una pensione più alta, invalida vince la causa: non dovrà restituire nulla

L'Inps eroga una pensione più alta, invalida vince la causa: non dovrà restituire nulla
di Sonia Paglia
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Mercoledì 30 Dicembre 2020, 12:07

Sotto l’albero, la sentenza che aspettava da qualche anno. Stiamo parlando della prestazione assistenziale di invalidità civile, richiesta indietro poiché riscossa in buona fede, in misura superiore a quella spettante. Per il Tribunale di Sulmona, l’importo corrisposto è stato dovuto a un errore dell’Inps. Il giudice Alessandra De Marco, con sentenza del 23 dicembre, ha dichiarato l’irripetibilità della somma di oltre 5 mila euro, percepita indebitamente dalla ricorrente. Si conclude così la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista una pensionata residente in un paese dell’Alto Sangro.

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La donna, tramite il suo legale, Catia Puglielli del Foro di Sulmona, è riuscita a dimostrare la mancanza di dolo, applicando il principio giurisprudenziale, in virtù del quale, in assenza di dolo della parte, l’ Inps non può richiedere indietro i soldi pagati in più ai pensionati. Il diritto sarebbe cessato proprio a causa di un provvedimento al quale doveva seguire la sospensione dell’erogazione della prestazione economica. Inoltre, la mancanza di motivazione dell’Inps, che non avrebbe fornito chiarimenti sul perché si sarebbe proceduto al ricalcolo pensionistico. I fatti risalgono al 17 luglio del 2018, quando l’ Inps chiese alla donna, la restituzione dell’importo, in quanto percepito in maniera superiore a quanto spettante. Tutto questo, a seguito del ricalcolo della pensione.
 

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