Casette in legno post sisma: una sanatoria col nuovo Prg

Casette in legno post sisma: una sanatoria col nuovo Prg
di Antonella Calcagni
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Venerdì 7 Aprile 2017, 10:22
L'AQUILA - L'ultima parola toccherà al Consiglio comunale che verrà (con l'adozione vera e propria), tuttavia il nuovo Piano regolatore, approvato in prima stesura la scorsa settimana, prevede la possibilità di una sorta di sanatoria dei manufatti costruiti in base alla delibera 58 che ne abbiano i requisiti. Lo conferma l'assessore, e da oggi vicesindaco, all'Urbanistica, Piero Di Stefano. «Un gruppo di casette è stato già sanato in occasione dell'approvazione della delibera delle aree a vincolo decaduto- ha spiegato- Mi riferisco ai manufatti che avevano le caratteristiche». «C'è un ragionamento in piedi sulla possibilità di accogliere quelle che sono regolari».
Ossia che siano state denunciate al Comune dell'Aquila come da legge e che non siano state realizzate su aree a rischio esondazione come quelle che si trovano a Pile lungo vicino al fiume Aterno. Non si tratta di un condono, in quanto per condonare occorre una norma nazionale, tuttavia gli strumenti normativi vigenti consentono di rendere permanenti alcune casette fai-da-te. «Così come già fatto nelle aree a vincolo decaduto è possibile prevedere una sorta di sanatoria. Si può agire nello stesso modo prevedendo come strumento di pianificazione locale la possibilità di richiedere la trasformazione delle casette da temporanee a permanenti. La cosa è fattibile all'interno del nuovo Prg. Non si tratta dunque di una vera sanatoria. In questa casistica rientrerà una buona parte dei manufatti, ma non tutte le casette della 58 che, a conti fatti, sarebbero poco superiori a mille. «Non è detto che tutte le casette abbiano i requisiti- spiega Di Stefano- se anziché 80 metriquadrati, ad esempio ne sono stati costruiti 150, il manufatto non può essere considerato regolare».

NOMINE
Intanto ieri, il sindaco Cialente ha conferito le funzioni vicarie, con la nomina a vicesindaco del Comune dell'Aquila, all'assessore Pietro Di Stefano, titolare delle deleghe alla Ricostruzione, Urbanistica e Pianificazione, Infrastrutture turistiche del Gran Sasso e Piano Parco. L'assessore Di Stefano subentra nella carica al predecessore Nicola Trifuoggi, dimessosi nei giorni scorsi per candidarsi a sindaco. Con ulteriore decreto il primo cittadino ha nominato assessore il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Stefano Palumbo, conferendogli le deleghe alle seguenti materie: Trasparenza, Centrale di Committenza, Polizia municipale, Sicurezza, Video Sorveglianza, Innovazione (Smart City L'Aquila Città Intelligente), Energia, Qualità energetica e fonti rinnovabili, Università (Rapporti con l'Università e con l'Adsu, studenti e studentati universitari), Sperimentazione 5G, Razionalizzazione e bonifica del sito di radiodiffusione di Monteluco di Roio, Progetto Rfi. All'assessore Capri è andata invece la delega al Contenzioso. L'accettazione dell'incarico comporta la decadenza dal ruolo di consigliere comunale. Nell'assise civica subentrerà Guido Iapadre, primo dei non eletti nella lista del Pd.

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