L'Aquila, il cardinale Petrocchi entra nella commissione di vigilanza dello Ior

L'Aquila, il cardinale Petrocchi entra nella commissione di vigilanza dello Ior
di Federica Farda
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Domenica 11 Ottobre 2020, 10:40

L’arcivescovo metropolita aquilano, cardinale Giuseppe Petrocchi, entra nello Ior. Papa Francesco lo ha nominato come membro della commissione cardinalizia di vigilanza qualche giorno fa. La notizia, non apparsa nei bollettini della Sala stampa del Vaticano, è stata pubblicata il 21 settembre sul sito della banca d’Oltretevere. Niente a che vedere, quindi, con la “rivoluzione” avviata dal Santo Padre con il caso Becciu, tra l’altro creato cardinale nello stesso concistoro di Petrocchi.

Il cardinale aquilano, invece, nella governance dell’Istituto creditizio prende il posto del segretario di Stato di Sua Santità, cardinale Pietro Parolin. Gli incarichi nella commissione cardinalizia che vigila sullo Ior, come recita il nuovo Statuto, sono quinquiennali e confermabili una volta. La promozione di Petrocchi, quindi, è legata al lavoro compiuto nella diocesi del capoluogo abruzzese e alla stima di Bergoglio. Una fiducia che lo ha portato ad avere il sesto incarico da quando ha ricevuto la berretta rossa. Il vicario di Cristo in terra finora lo ha coinvolto nelle congregazioni delle Cause dei Santi, per il Clero e in quella per l’Educazione cattolica.

Lo ha nominato, altresì, membro per l’Economia ed anche per la pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano.

A ciò c’è da aggiungere la nomina dello scorso aprile a presidente della nuova commissione di studio per l’apertura al diaconato femminile. Inoltre era già membro della commissione episcopale per la cultura e comunicazioni sociali presso la Cei. Tutti incarichi in aggiunta alla sua missione: la guida dell’Arcidiocesi aquilana, un lavoro svolto senza esser affiancato da alcun ausiliario. Un impegno non semplice: a oltre 11 anni dal primo sisma c’è da avviare la ricostruzione della Chiesa. Se proprio la settimana scorsa ha istituito un nuovo ufficio diocesano, quello per la pastorale dell’Emergenza per aiutare la ricostruzione dell’anima, c’è da seguire anche la mole di lavoro derivante dalla ricostruzione materiale degli edifici sacri, nella gran parte dei casi fermi allo stato di progettazione. A tutt’oggi lo stesso capoluogo abruzzese è senza la sua cattedrale: si è ancora in attesa della preparazione del bando di gara per l’aggiudicazione dei lavori. 

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