L'Aquila, “Piccolo” cane randagio adottato dal paese ucciso a fucilate

L'Aquila, cane randagio “Piccolo” ucciso a fucilate: presentata denuncia
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Mercoledì 4 Dicembre 2019, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 16:21
Cane ucciso da una fucilata, l'Oipa sporge denuncia. A seguito della morte di “Piccolo”, il cane randagio ucciso da un colpo di fucile lo scorso 28 novembre, l'Oipa attraverso i propri avvocati ha già presentato una denuncia nei confronti di ignoti e ha inviato una lettera al sindaco di Tornimparte, in provincia dell'Aquila, Giacomo Carnicelli, chiedendo di provvedere tempestivamente alla denuncia per dare rilievo alle indagini al fine «di esercitare i diritti della persona offesa costituendosi come parte civile nel processo penale».

«Piccolo viveva tranquillo a Villagrande di Tornimparte con il suo inseparabile amico Rocco, anche lui randagio. Come dice il suo nome, era di piccola taglia, zoppo e timido. Abitava le strade del quartiere da circa 4 anni, benvoluto ed accudito dalla maggior parte degli abitanti - dicono i volontari di Oipa -  Giovedì sera una signora ha udito un colpo di fucile ed ha trovato Piccolo agonizzante accanto al suo amico Rocco. I residenti, rimasti sconvolti da questa terribile notizia, chiedono giustizia per Piccolo, mentre rimangono preoccupati per la sicurezza di Rocco».

E al primo cittadino è stato inoltre richiesto che vengano attuate politiche di prevenzione e monitoraggio a tutela degli animali randagi, come ad esempio l'installazione di telecamere e l'avvio di una collaborazione con il nucleo locale di guardie zoofile Oipa per attività di vigilanza del territorio. «Le guardie eco-zoofile dell'Oipa L'Aquila si sono offerte di collaborare con la polizia Locale per intensificare i controlli sulla tutela e il benessere degli animali d'affezione e per realizzare e implementare interventi volti alla protezione degli animali presenti sul territorio» - ha affermato Ilaria Alexandris, coordinatrice delle guardie eco-zoofile della Regione Abruzzo - E' importante che esista cooperazione tra il Comune e le guardie zoofile, con il fine comune di monitorare la convivenza tra abitanti e cani di quartiere, garantendo la sicurezza di tutti e la repressione di reati a danno degli animali». 

 
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