Cane uccide barboncino a Teramo, poi azzanna il padrone di 14 anni al volto

La tragica vicenda accaduta domenica mattina a Colonnella

Akita uccide barboncino, poi azzanna il padroncino di 14 anni
di Tito Di Persio
3 Minuti di Lettura
Giovedì 3 Novembre 2022, 16:48 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 22:58

Due fratelli, un ragazzo di 14 anni e la sorellina di 10, mentre portano a spasso il loro barboncino vengono aggrediti da un cane di grossa taglia di razza Akita: il 14enne finisce in ospedale con ferite al volto e ad una mano e il loro cagnolino viene ucciso. La tragica vicenda si è consumata domenica mattina a Colonnella in provincia di Teramo.

Dopo il barboncino, aggredito anche il ragazzo

I fratelli, stando al racconto del padre, erano dai nonni, perché sia lui che la moglie erano fuori regione per lavoro. Approfittando della bella giornata dal clima mite e soleggiato, i figli erano usciti a passeggio con il loro barboncino Toy. Ma riescono a fare solo pochi passi, perché subito vedono andare verso di loro un cane di grossa taglia con la bava alla bocca e denti in fuori pronto ad azzannarli. La bimba terrorizzata si mette a correre e salta il recinto per mettersi al sicuro, mentre suo fratello prende in braccio Toy e cerca di rientrare dal cancello dell'abitazione. Ma non riesce: viene bloccato dall'Akita che gli salta addosso.
Il 14enne cerca di divincolarsi proteggendosi con un braccio e prende il primo morso alla mano.

Le urla dei due giovani attirano l'attenzione di alcuni passanti che subito sono intervenuti in loro aiuto.

Le ferite e la corsa in ospedale

«Purtroppo quel cane era imbestialito e non sono riusciti a bloccarlo», afferma il papà dei due ragazzi. Infatti, durante il secondo assalto morde il 14enne al volto, lo spinge con le zampe contro il recinto e gli strappa Toy dalle mani per sbranarlo e ucciderlo. Il proprietario dell' Akita, un giovane di circa 30 anni, sentendo anche lui la gente gridare, esce fuori da casa e vede il disastro che aveva fatto il suo animale. A quel punto inizia ad infierire con tono minaccioso contro i suoi famigliari che uscendo avevano lasciato il cancello aperto permettendo al cane di scappare. Nel frattempo la zia del 14enne accompagna suo nipote al pronto soccorso dell'ospedale di Sant'Omero. Al giovane vengono messi alcuni punti di sutura e gli viene fatta una puntura di antitetano e antirabbica, poi viene dimesso con una prognosi parziale di 10 giorni. «In questi giorni nessuno è venuto da noi per informarsi come stavano i miei figli o per chiedere scusa», sottolinea il genitore.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA