Pescara, padrone positivo: anche cani e gatti fanno il tampone

Padrone positivo, anche cani e gatti fanno il tampone
di Monica Di PIllo
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Mercoledì 9 Dicembre 2020, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 10:21

Anche loro hanno bisogno di prevenzione e contact tracing. Sono gli amici quadrupedi dei pazienti Covid, per i quali è partita lunedì la campagna di tamponi gratuiti. Lo screening durerà fino al 28 febbraio 2021 con lo scopo di tutelare gli animali domestici, che possono contrarre l’infezione attraverso il contatto con persone infette, analogamente a quanto si verifica per i conviventi. Ma lo studio ha anche il fine di conoscere meglio l’andamento epidemiologico del virus Sars-Cov2, dunque, il suo modo di muoversi all’interno delle specie. Un virus che presenta ancora tanti lati oscuri e si combatte con la prevenzione e la conoscenza. La campagna è curata dai servizi di medicina legale e veterinario della Asl di Pescara. Coloro che sono positivi al Covid e possiedono cani, gatti o furetti possono far effettuare gratuitamente un tampone ai loro animali domestici.

Cani come arma contro il Covid, potrebbero fiutarne la presenza

Per richiederlo si potranno contattare i numeri 085 4253546 (dal mercoledì al sabato, dalle ore 10 alle ore 12) e 085 4253549 (il lunedì e il mercoledì, dalle ore 15 alle 17). «All’atto della prenotazione - spiega la Asl -, la segreteria sottoporrà gli utenti ad un semplice questionario, informandoli contestualmente sul luogo, sull’orario e la data dove poter condurre il proprio animale. Tutto si svolgerà nel rispetto delle norme sanitarie anti Covid e della privacy». Lo screening, come precisa inoltre Maria Assunta Ceccagnoli, responsabile della comunicazione della Asl, «ha lo scopo di tutelare la salute dei nostri amici a quattro zampe che vivono con pazienti positivi al Covid, ma ha anche il fine di studiare meglio questa malattia, il suo andamento e la sua trasmissibilità sugli uomini, quanto sugli animali».

Un atto di civiltà e un dovere scientifico prendersi cura dei nostri fedeli amici, che secondo il Rapporto coop 2020, sono stati adottati da 3,5 milioni di italiani durante o dopo il primo lockdown; mentre altri 4,3 milioni starebbero pensando di farlo a breve.

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