Candidato sindaco alle urne senza avversari, ma c'è da battere il parroco che predica l'astensionismo

Antonello Linari
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Venerdì 24 Maggio 2019, 09:21
Un solo candidato sindaco alle elezioni, che in assenza di candidati deve combattere contro il parroco e l'astensionismo. Succede a Torre de' Passeri, piccolo comune della provincia di Pescara.

Gli elettori torresi domenica andranno alle urne per eleggere il successore del sindaco Piero Di Giulio. Troveranno sulla scheda elettorale un solo nome: quello di Antonio, detto Antonello, Linari, alla guida di12 aspiranti consiglieri sotto il simbolo di Ricominciare Torre. Una lista, un candidato, come nel 2009 quando lo stesso Linari corse e vinse da solo. Per il candidato unico, comunque, si tratta di una competizione facile solo all’apparenza. Perché l’avversario di Linari, sindaco dal 2004 al 2014, presidente del consiglio comunale uscente ed ex assessore provinciale, è l’astensionismo. Se non andrà a votare il 50 per cento dei 2865 elettori, compresi i 530 residenti all’estero, e Ricominciamo Torre non riporterà il 50 per cento dei volti validi, la guida del Comune verrà affidata al commissario prefettizio fino alla nuova tornata elettorale, che non sarebbe a breve.

Una prospettiva che non sembra spaventare il partito dell’astensionismo, particolarmente attivo in una campagna elettorale senza precedenti, giocata sul tradizionale passa parola e sui social. Una scuola di pensiero che vanta anche il parroco Don Mauro che ieri ha annunciato sui social che a votare ci andrà, ma solo per le europee, senza ritirare la scheda delle comunali. Un modo, questo, per non partecipare al raggiungimento del quorum. «Il parroco – replica Linari – deve unire la comunità, non dividerla. La sua intenzione di voto potrebbe indurre i parrocchiani ad un’azione di imitazione, in un certo senso insidiando quella libertà individuale che spetta a ciascun elettore. Spero che il nostro parroco voglia spiegare meglio il suo pensiero». In caso Ricominciare Torre superasse i due quorum previsti dalla legge vigente, con Linari verrebbero automaticamente eletti tutti i dodici candidati consiglieri. Come nel 2009. Resta da capire come mai in un paese di 3000 abitanti, per la seconda volta, non si sia arrivati a comporre almeno due liste, mentre ne hanno messe insieme due a Corvara che di residenti ne conta poco più di 200. Una situazione piuttosto singolare che domenica porterà i 2865 elettori torresi a scegliere tra il sindaco e il commissario.
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